Millesimo. L’Amministrazione guidata dal sindaco Picalli approva il suo primo bilancio di previsione con qualche rincaro dei tributi.
Ad illustrarlo è il vice Francesco Garofano: “Sebbene la situazione ereditata e il quadro contingente non siano dei migliori, possiamo affermare di aver redatto un bilancio ambizioso che tiene conto di tutti gli aspetti prioritari per la vita della nostra comunità senza andare ad intaccare la qualità dei servizi erogati. Vogliamo migliorare alcuni aspetti che riteniamo fondamentali, e al di là di qualche sterile polemica, una volta passata questa emergenza porteremo avanti la progettazione di una nuova struttura per i nostri bambini, un asilo più funzionale alle esigenze dei millesimesi. Inoltre i lavori di somma urgenza per quasi due milioni di euro ristabiliranno i danni arrecati dagli ultimi eventi alluvionali. Sarà inoltre costruita un’area canina e siamo in corsa per poter accedere ad un grosso contributo regionale che ci permetterà di migliorare sensibilmente la mobilità del nostro paese nella zona di Via Trento Trieste. Anche su quest’ultimo discorso la minoranza non si è smentita dimostrando di fare fatica ad interpretare il bilancio se non in maniera strumentale”.
E aggiunge l’assessore al bilancio: “E’ corretto sottolineare che quando abbiamo redatto il bilancio non eravamo a conoscenza di quanto sarebbe stata difficoltosa la questione Covid-19. Finita la tempesta, sperando uscirne indenni, certamente sarà necessario sostenere famiglie e commercianti ma questo nulla c’entra con il bilancio blindato a approvato ieri. Detto questo, al termine di questa terribile emergenza i comuni, gli enti al fronte, saranno tra le categorie più in difficoltà, sarà quindi necessario anche un importante sostegno da enti di grado superiore per poter dare risposte ai cittadini in difficoltà. Tornando al bilancio, quando abbiamo preso in mano il documento i timori li abbiamo avuti noi. Timore di non riuscire a quadrare quando abbiamo visto la mancata gestione di alcuni capitoli. Il Comune non è un’azienda e non deve fare utili ma la non gestione dei conti costringe a trovare soluzioni per evitare il disavanzo eccessivo dei servizi erogati alla cittadinanza. Precisiamo che a tutti gli eventuali aumenti di spesa per i diversi capitoli corrispondono maggiori contributi esterni che quindi non incidono sulle tasche dei millesimesi”.
“Ovviamente noi cerchiamo di dare priorità alla parte sociale, anziani e famiglie cercando di mantenere il servizio e possibilmente migliorarlo, e proprio per mantenere il servizio efficiente che, nostro malgrado, abbiamo dovuto intervenire sulle tariffe dei servizi a domanda individuale. La soluzione non sta certo nell’atteggiamento tenuto dalla precedenti amministrazioni che hanno nascosto la testa sotto la sabbia, alla ricerca del consenso elettorale a danno dei conti pubblici”, conclude Garofano.
“Parlando di tariffe nello specifico, dobbiamo necessariamente andare a ritroso nel bilancio dell’ente che rappresentiamo – interviene il sindaco – Questa amministrazione non ha paura di metterci la faccia e questa volta ce la mettiamo anche per gli altri. Infatti se nel corso degli anni le precedenti amministrazioni fossero state più accorte, avrebbero aumentato gradualmente le tariffe.
La superficialità e la miopia sono tratti distintivi che hanno caratterizzato alcune scelte economiche negli anni passati e che oggi ci vedono costretti ad intervenire necessariamente sulle tariffe dei servizi a domanda individuale. Servizi le cui tariffe sono ferme da lunghissimo tempo. Aspetto questo inaccettabile in quanto ha creato grosse difficoltà al bilancio dell’ente già martoriato dai continui tagli ai trasferimenti e all’inevitabile aumento dei costi al comune per i servizi offerti.
Il gruppo di minoranza, pur essendo composto da alcuni assessori delle precedenti giunte, mette in evidenza l’incapacità di avere una visione complessiva della gestione dell’ente. Pare infatti che non si sia mai preoccupato a sufficienza del bilancio del comune altrimenti saprebbe che a fronte di un aumento del costo del servizi, il canone scuolabus era fermo ben da diciassette anni (2003) e le tariffe della casa di riposo e della refezione scolastica da sette anni (2013).
Abbiamo tenuto conto di tutti gli aspetti, e sappiamo bene che incidono poco o tanto sulle tasche dei cittadini che fanno richiesta di questi servizi ma, nostro malgrado, se vogliamo mantenerli l’adeguamento è un passo necessario. Il mantenimento delle tariffe ai livelli di dieci/quindici anni fa non è una soluzione praticabile per un’amministrazione che traguarda una buona gestione dei conti, anche perché bisogna tenere conto che il disavanzo di questi servizi viene spalmato indiscriminatamente su tutta la collettività. Pur comprendendo il ruolo della minoranza, appare evidente a qualunque individuo dotato di buon senso e ragionevolezza che questa situazione non fosse più sostenibile da parte dell’ente e pertanto, nostro malgrado, si è dovuto procedere con un adeguamento tariffario di alcuni servizi”.
“Il lavoro fatto dalla giunta Picalli con la preziosa collaborazione degli uffici denota grande senso di responsabilità: per la prima volta infatti si è deciso di ‘prendere il toro per le corna’ e, senza ricercare lo sterile consenso a danno dei conti dell’ente, si è scelto di adeguare i canoni al costo del servizio e agli obiettivi che si vogliono perseguire”, commenta l’assessore ai servizi sociali, Alessandra Garra.
Se si vuole infatti ottenere l’accreditamento della struttura anziani presso il sistema Alisa sono necessari investimenti e, considerata la già difficilissima situazione economica e strutturale della casa di riposo, l’adeguamento dei canoni era una misura inevitabile. Quanto al rischio dell’eventuale diminuzione dei posti letto cogliamo l’occasione per ribadire che nonostante l’adeguamento tariffario i canoni sono i più bassi del comprensorio pur mantenendo gli attuali standard di servizio. Al contempo sono state ridotte le rette della residenza assistita Facello e il costo dei pasti per gli over 65 residenti a Millesimo che hanno necessità di pranzare e cenare a modico prezzo. Per quanto concerne invece il canone per il servizio scuolabus, ribadiamo fermo da diciassette anni, è stato necessario rivedere la tariffa adeguandola semplicemente agli standard dei comuni del comprensorio. Stesso discorso per le tariffe della refezione scolastica.
E’ doveroso sottolineare che al momento non abbiamo avuto alcuna lamentela da parte dell’utenza. Addirittura la maggior parte ha compreso la situazione e ci ha detto che se lo sarebbe aspettato anche se come detto anche da noi, avrebbe preferito un aumento più graduale”.