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Mancano le mascherine, Asl 2 ai dipendenti: “Fatele di carta plastificata”

Da distribuire a pazienti e parenti per ridurre la trasmissione del virus

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Provincia. Mascherine “artigianali” di carta plastificata, realizzate direttamente dal personale delle strutture sanitarie, e da consegnare ai pazienti e ai loro parenti che accedono ai reparti. E’ questa la misura promossa dall’Asl2 savonese per ridurre il più possibile il cosiddetto “droplet”, cioè la dispersione di saliva che da giorni ci costringe a vivere a un metro di distanza l’uno dall’altro.

Come noto, medici e infermieri che da settimane sono al lavoro per cercare di arginare la diffusione del coronavirus indossano doppi guanti, mascherine e (in determinati casi) occhiali protettivi. Le mascherine, in particolare, rappresentano i dispositivi di protezione individuale più importanti in questa fase di emergenza sanitaria, dato che bloccano il principale mezzo di propagazione del virus. Ciò non toglie, però, che anche i pazienti ed i loro parenti possano e debbano fare la loro parte per ridurre le possibilità di trasmissione del virus. Da qui la decisione dell’Asl di far indossare mascherine anche a chi è “dall’altra parte della barricata”.

In questi giorni, tuttavia, si sono moltiplicati gli appelli e le segnalazioni relativi alla penuria di questo genere di protezioni. In questo contesto, le (poche e quindi preziosissime) disponibili, realizzate dalle aziende specializzate secondo ben determinati criteri igienici e produttivi, devono essere destinate primariamente al personale delle strutture ospedaliere. Pazienti e parenti che non abbiano già pensato motu proprio ad indossare mascherine (o in alternative fazzoletti o sciarpe o simili) al momento dell’ingresso nelle strutture sanitarie della provincia devono ricorrere a quelle fornite (e realizzate) dal personale.

In un circolare emessa oggi e indirizzata al commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria Paolo Cavagnaro e al direttore sanitario Luca Garra, il direttore del servizio di prevenzione e protezione Caocci invita la direzione “a disporre che ogni accesso nelle aree sanitarie da parte dell’utenza esterna avvenga attraverso la preventiva copertura delle vie aeree per limitare l’esposizione del personale al potenziale droplet”. Per raggiungere questo risultato, si consiglia di individuare “nei punti di accesso o nelle aree di spotello, un sito di consegna all’utenza del materiale per coprire le vie aeree dell’utenza”.

“Questa attenzione deve essere messa in campo anche quando il paziente di un reparto viene portato in altra area ospedaliera per eventuali esami di accertamento facendo attenzione che la preparazione del paziente (copertura vie aeree) è a carico del reparto inoltrante”.

La copertura delle vie aeree può avvenire mediante l’utilizzo di “maschere chirurgiche usa e getta e, qualora non siano disponibili, in alternative si possono utilizzare strisce di carta plastificata (avendo cura di usare la parte cartacea all’interno e quella plastificata all’esterno) oppure mascherine di stoffa riutilizzabili e igienizzabili”.

E poi ecco le istruzioni per la realizzazione della mascherine: “Per produrre le strisce di carta plastificata si possono chiedere i rotoli al servizio di prevenzione e protezione e si possono tagliare in proprio strisce lunghe orientativamente 115 centimetri e larghe 20 centimetri”.

La stessa tutela deve essere messa in campo per gli utenti dell’assistenza domiciliare integrata prima che l’operatore Asl entri nel domicilio. Infine si invita a considerare “in forma precauzionale, tutti i pazienti sospetti come positivi per evitare troppe modalità operative che potrebbero involontariamente indurre gli operatori, in situazione di pressione, a compiere errori”.

Giovanni Oliveri, segretario provinciale di Fp-Cisl, commenta: “Non voglio entrare nel merito della disposizione impartita da Asl, ma è bene ricordare che stiamo vivendo una situazione di emergenza ed in questi casi ogni misura di prevenzione può rivelarsi utile. Come sindacato abbiamo chiesto all’Azienda di formalizzare la disposizione, cosa che è avvenuta già questo pomeriggio con la precisazione che essa va applicata principalmente in caso di emergenza”.

“E’ vero che anche Asl2 sta facendo i conti con gravi problemi di approvvigionamento dei Dpi. Per fortuna è stata rintracciata una socieetà (fuori dall’Italia) che a breve dovrebbe inviare una maxi-fornitura. Nei giorni scorsi abbiamo chiesto che vengano distribuite al personale mascherine filtranti e ci è stato confermato che verranno consegnate delle Fp2, cosa che riteniamo estremamente positiva”.

Giancarlo Bellini di Fp-Cgil ribadisce la grave “carenza di Dpi con cui devonono fare i conti le Asl di tutta la Liguria. Ogni decisione volta a tutelare personale e utenti è apprezzabile, specie in situazioni di grande difficoltà come quella che stiamo attraversando”.

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