Panico

Locali pubblici, i controlli per il Coronavirus fanno scattare l’allarme tra i commercianti

In mattinata le prime voci su possibili multe a Savona, Spotorno e Vado Ligure: ma risultano false

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Savona. Dopo aver emanato le varie ordinanze sui comportamenti da tenere e le regole da rispettare per tutti i locali pubblici per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, i comuni del savonese hanno avviato le procedure di verifica nei confronti dei luoghi pubblici e dei locali, come bar e negozi. E non mancano le prime segnalazioni di preseunte multe a gestori di bar che non avrebbero ottemperato alle prescrizioni.

Segnalazioni che però si sono rivelate false. Come quella riguardante un bar di via Boselli a Savona che sarebbe stato multato di 500 euro per aver effettuato servizio al banco. Come spiegato dalle varie amministrazioni, nel caso si verificasse una violazione non ci sarà una multa, ma una sanzione penale di 3 mesi di reclusione, convertibile in un’ammenda da 206 euro. Anche a Vado Ligure, nella mattinata odierna, un bar sarebbe stato multato ma, dopo verifiche da parte della redazione di IVG.it, anche questa è risultata una “voce” priva di fondamento.

A far chiarezza, smentendo anche il possibile caso di Spotorno, ci ha pensato il primo cittadino Mattia Fiorini, che ha spiegato: “E’ stato consegnato all’associazione commercianti e ai locali pubblici il vademecum con le norme da rispettare, spiegando che per i primi giorni le visite della polizia locale avranno il solo scopo di chiarire ogni dubbio, rimanendo noi stessi dell’amministrazione a disposizione delle attività per chiarire qualsiasi tipo di dubbio. I controlli veri e propri, infatti, non sono ancora partiti”.

Tra le misure attuate anche dagli uffici pubblici spiccano quelle che prevedono il mantenimento di una distanza minima di un metro con le altre persone e il divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti di emergenze e accettazione e dei pronto soccorso.
Per fare un secondo esempio, l’ufficio di Savona dell’Inps ha impostato un “limite” di massimo 20 persone nella sala d’attesa. A unirsi a tale scelta anche l’Agenzia delle Entrate, con l’erogazione in forma ridotta dei servizi, con numero limitato di postazioni aperte al pubblico.

 

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