Stile savonese

“I segreti del professore”, il nuovo noir di Cristina Rava

"Stile Savonese" è la rubrica di moda, bellezza e lifestyle di IVG, a cura di Maria Gramaglia

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“Dedicato ai lettori, perché la solitudine è lieve in compagnia di un libro.”
Cristina Rava, in tempi non sospetti, ha dedicato proprio ai suoi lettori la sua nuova opera “I segreti del Professore”, edita da Rizzoli. “Perché la solitudine è lieve in compagnia di un libro” e lo possiamo testare subito, viste le tristi circostanze in cui ci troviamo tutti.
Un libro ci fa sentire meno soli, ci porta lontano dal presente, facendoci vivere nuove vite, mostrandoci altri scenari, luoghi sconosciuti, o conosciuti, che diventano punti di riferimento.
Attraversiamo la storia, il tempo, lo spazio per aprire i nostri orizzonti alle emozioni e mettendoci in connessione con noi stessi.
I libri sono ossigeno per la mente. Sempre e in questo particolare momento di cambiamento epocale, ancora di più.
E a proposito di questa nuova condizione in cui siamo costretti a vivere, ho fatto un’intervista a Cristina Rava a distanza. Abbiamo fatto una chiacchierata davanti a un buon caffè, ognuna seduta nella propria cucina, io prendendo appunti, lei accarezzando il suo gatto (io l’ho immaginata così).

“I segreti del professore” è uscito nelle librerie proprio quando in Italia sono iniziate le restrizioni.
Annullate tutte le presentazioni, a parte una a “I martedì letterari del Casinò di Sanremo”, qualche firma-copie e un intervento a Radio Onda Ligure insieme a Marco Ghini e Bruno Robello De Filippis, dove l’ironica scrittrice di “noir”, insieme a un medico e un avvocato irriverenti, hanno chiacchierato alla loro personalissima maniera.
Cristina Rava però non si ferma, anzi #restaacasa e, benchè si definisca “tecnoplegica”, attiva i moderni mezzi di comunicazione per parlare della sua intrigante opera e, così facendo, ci tiene compagnia.
Da persona calda ed empatica quale è, le manca il contatto fisico e visivo con i suoi lettori, ma connettendosi con dirette Facebook e video girati accanto alla stufa della sua cucina, si attiva uno scambio molto interessante: noi le diamo calore e sorrisi in formato emotijon, lei ci offre pillole del suo libro condite con la sua piacevolissima ironia.
Cristina Rava, scrittrice albenganese che coltiva la passione per il racconto fin da bambina, scrive da tanto tempo e, attirata dal mistero, sceglie il filone noir .
Nel 2002 pubblica il primo romanzo, autofinanziato, a cui seguono 15 libri, passando per le case editrici Frilli, Garzanti e, dal 2019, Rizzoli.

Oggi la Rava è una delle voci più acute del noir al femminile in Italia.
Non si limita al racconto, ma scava nel garbuglio di emozioni, sensazioni e sentimenti che sfociano nel disagio mentale, da cui è affascinata e a cui porta rispetto.
Pone il lettore nella condizione di farsi delle domande e riflettere sul perché una persona arrivi a compiere un atto delittuoso, evidenziando la componente patologica, perché il delitto in fondo è una condizione di sofferenza che non trova altro modo di esprimersi. Un male che va ovviamente perseguito, ma anche curato.
Il giallo per Cristina Rava è l’occasione per parlare di un male legato alla natura umana e per raccontare le profondità più intime dei suoi personaggi.
Nei suoi romanzi porta il lettore a spasso per i nostri amati luoghi, i nostri punti di riferimento e affronta la ligurità in modo realistico, per quello che è.
Dopo il precedente lavoro, “Di punto in bianco”, in cui le ambientazioni si sono spostate in Alta Langa, nei luoghi cari all’ex Commissario Rebaudengo, in “I segreti del professore” si torna alle origini, ad Alassio, spostandosi poi nel basso Piemonte. E ritroveremo i personaggi che tanto ci appassionano: il commissario e la vivace Ardelia Spinola, medico legale.
Quando sembra che stia regnando la pace, Ardelia Spinola richiama all’azione Rebaudengo, ormai lontano dalla Polizia da tempo, dopo aver ereditano una fortuna da una prozia.
L’ex poliziotto deve vedersela con una scia di sangue che parte da Alassio e si perde in Alta Langa, con una serie di delitti dietro cui sembra celarsi la mano di un serial killer.
Tre fori di proiettile, a formare un triangolo scaleno sul petto delle vittime, sono la firma dell’assassino. Mentre la nuova amicizia tra Bartolomeo e Ardelia nasconde a fatica le tracce dell’antica passione, il segugio piemontese comincia la caccia.
Stavolta, però, battere la pista giusta è davvero difficile: una giovane scrittrice, a cui Rebaudengo darà una mano affinché un giorno possa esaudire il suo sogno, un anziano prete e un enigmatico professore custodiscono segreti inconfessabili. E le menzogne confondono la verità come la nebbia appanna il profilo dei crinali. Nelle pieghe di un’affilatissima commedia nera, Cristina Rava si conferma una voce unica nel sondare i tempestosi rovesci dell’amore proibito, negato, tradito, che tutto travolge e sconvolge.
È un romanzo ci cui si ritrova il piacere del buon mangiare e del buon bere e dell’ironia, con una Ardelia Spinola sempre molto effervescente.

Quindi, in uno scenario che va dal blu della Liguria di Ponente al verde delle colline nelle Langhe, l’ex commissario e il medico legale si muoveranno per portare comunque un messaggio positivo: la resilienza.
E proprio a proposito di resilienza, ho chiesto a Cristina un pensiero su questo momento storico estremamente drammatico che il mondo, in assoluta sincronia emotiva, sta vivendo.
“Dedico prima di tutto un pensiero a chi sta male e a chi ci sta rimettendo la vita. Proprio per questo, per mettere fine a questa pestilenza e a questa strage, bisogna restare a casa e rispettare i limiti che ci sono stati imposti. Cogliamo l’opportunità di questo tempo, che prima reclamavamo, per fare cose nuove, che ci piacciono e ci possono dare conforto.
In questo momento dobbiamo ricalcare il “modello Penelope”: si resta a casa, in attesa (che tutto questo finisca – ndr). Ora la noia non ha importanza. Ci sarà tempo per rifarsi.”
“I segreti del professore” è acquistabile nelle librerie, quando riapriranno, e su internet anche subito. Così ci tiene compagnia in questo lungo periodo casalingo.
Vi lascio con la menzione da brivido che apre il romanzo:
“Noi corriamo spensierati verso il precipizio, dopo esserci messi dinanzi agli occhi qualcosa che ci impedisca di vederlo. Cit. Blaise Pascal – Pensieri”
Quanto mai attuale, non credete?

“Stile Savonese” è la rubrica di moda, bellezza e lifestyle di IVG, a cura di Maria Gramaglia. Ogni settimana una passeggiata tra le vetrine dei negozi della nostra provincia, a caccia di novità: un “viaggio” tra le tendenze savonesi a livello di moda, bellezza o arredamento, ma anche tra proposte come gite, corsi o spettacoli a teatro. Clicca qui per leggere tutti gli articoli

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