Impegno

Costa Luminosa, Toti e Giampedrone: “Gigantesca opera di ponte verso altre nazioni per non far collassare sistema sanitario”

"Grazie a questa operazione, possiamo dire con orgoglio di essere riusciti a garantire a tutti le migliori possibilità di cura"

coronavirus Alassio

Savona. Proseguiranno fino a domani sera le operazioni di sbarco e “smistamento” dei passeggeri e del personale marittimo che quest’oggi ha raggiunto Savona a bordo di Costa Luminosa. Si tratta di circa 800 persone, 50 dei quali si trovano in isolamento secondo quanto segnalato dall’Usmaf, la sanità marittima. In isolamento a bordo anche 30 passeggeri.

Come spiegato questa sera dal presidente della Regione, Giovanni Toti, nel corso della consueta conferenza stampa sull’emergenza coronavirus, lo “svuotamento” della nave è stato reso possibile da “una gigantesca opera di ponte verso le nazioni e le regioni di origine degli ospiti della nave”. Ciò si è reso necessario per evitare che “pazienti malati andassero ad affaticare il sistema sanitario di Liguria, che avrebbe rischiato di ‘andare sott’acqua’ nel caso avesse dovuto occuparsi di altri pazienti non preventivati. Oggi, grazie a questa operazione, possiamo dire con orgoglio di essere riusciti a garantire a tutti le migliori possibilità di cura”.

L’assessore alla protezione civile Giacomo Giampedrone ha ribadito: “Intorno a Costa Luminosa abbiamo messo in atto una operazione di protezione civile complicata, ma che sta dando frutti in modo significativo. Dalla nave scenderanno tutti i passeggeri e tutto il personale marittimo ad esclusione di un centinaio di addetto che resterà a bordo per garantire il funzionamento e la manutenzione della nave”.

Giampedrone ha sottolineato le difficoltà di gestire “persone di decine di nazionalità diverse, molte in età avanzata e con sintomi di malattia. Ma il lavoro prosegue ed entro domani sera avremo a bordo solo un centinaio di addetti, asintomatici e perfettamente in salvo”.

La Regione ha posto particolare attenzione riguardo l’arrivo della nave “contaminata perché i numeri della nostra sanità sarebbero diventati davvero allarmanti con l’aggiunta di altre persone positive scese dalla Luminosa. Questo specialmente a ponente, dove il livello di saturazione è già molto elevato”.

“Se nave fosse attraccata altrove, certamente la vicenda sarebbe stata gestita diversamente – ha ribadito Giampedrone – La motivazione primaria che ci ha guidato in questa impresa di protezione civile è stata la necessità di non gravare ulteriormente sui nostri ospedali. Luminosa poteva attraccare vicino a Gnv a Genova? Coò non avrebbe inibito la necessità di non gravare sulla sanità ligure. La nave deve essere svuotata”.

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