Primi bilanci

Coronavirus, Vaccarezza: “Il sistema ligure regge l’emergenza”

"Il lavoro fatto da Regione Liguria per arrivare fino ad oggi è stato mastodontico"

angelo vaccarezza

Regione. “Il sistema ligure regge l’emergenza”. Lo afferma senza mezzi termini il capogruppo di Cambiamo in Regione Angelo Vaccarezza.

“Inizia un fine settimana durante il quale tutti speriamo continui la flessione dei nuovi contagi Covid19. Il lavoro fatto da Regione Liguria per arrivare fino ad oggi è stato mastodontico e proprio di questo vorrei raccontarvi oggi. La Liguria tiene. Questo è possibile grazie a diversi fattori, naturalmente per prima, la incredibile professionalità ed abnegazione di tutto il personale sanitario della nostra regione. Ma il secondo in grado di importanza è l’immediatezza con cui Regione ha reagito fin dall’inizio di questa vicenda, senza attendere gli input da Roma dove ancora forse non avevano capito cosa stesse per arrivare. Prova ne è il ritardo del Governo nell’acquisto dei respiratori e dei dpi accampando come giustificazione il voler evitare l’accusa di ‘sperperare’ il denaro pubblico ma questa è un’altra storia, della quale il Governo ci ha autorizzato ad occuparci da ieri ma della quale, grazie a Dio non abbiamo atteso. Non credo ci sia molto da aggiungere.”.

“Ad oggi i posti letto in rianimazione sono il doppio rispetto a due settimane fa. Non solo: la Liguria è riuscita a ripristinare tutti i posti letto cancellati negli anni precedenti, dimostrando che le cose si possono fare, ma la nostra regione è la terra che ha il rapporto più alto in tutta Italia fra residenti e postazioni di rianimazione, 12 postazioni ogni 100.000 residenti. La volontà, l’impegno, la serietà in ogni azione effettuata ci hanno portati fino a qui e da qui andiamo ancora avanti”.

“Rispetto ai dpi, cioè i dispositivi di protezione individuale gli FFP2 e FFP3, emergono numeri inquietanti. Secondo i dati ufficiali ne sono consegnate alla nostra regione sono 83.090. Invece no, la realtà è un’altra: ne sono arrivate 6.160. La verità è che tutti i dispositivi mancanti ci sono. Solo che sono stati mandati in Toscana ed Emilia Romagna. Dove la prima fornitura è stata di 179.412 a fronte di un fabbisogno di 46.920 (Toscana) e 475.000 a fronte di un fabbisogno di 259.000 (Emilia Romagna). A pensar male si fa peccato ma se i numeri sono davvero questi, perché dobbiamo essere i ‘cugini poveri’ di Emilia e Toscana? Chi ha gestito, ancora una volta una questione davvero delicata in maniera assolutamente ..vogliamo dire superficiale? (perché non voglio pensare alla politica)”.

“Il fatto che stanotte dalla protezione civile nazionale siano arrivate 30.900 mascherine FFP2 non cambia il mio ragionamento: laddove lo Stato non è stato in grado di dare risposte correlate ai tempi dell’emergenza, è evidente, ci ha pensato Regione Liguria, che attende nelle prossime ore il primo dei 4 milioni di dpi comprati direttamente in Usa e Cina. A Genova la Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo sulla questione. Questo mi fa un enorme piacere. Attendiamo gli sviluppi. A tutto ciò, aggiungo dei numeri sui quali da quando è uscita la notizia sto cercando di fare chiarezza, Ben 71.000.000 di euro. Cinquanta alla Tunisia. Ventuno alla Bolivia. Entrambi per l’emergenza Covid19”.

“Un concetto sia chiaro: non contesto gli aiuti, la collaborazione, la solidarietà. Assolutamente.
Ma mi chiedo solo, di fronte alla stessa emergenza che qui in Italia stiamo affrontando. Forse una parte di queste  risorse avrebbe potuto essere utilizzate qui, per aiutare chi ha bisogno? Rifletto e attendo risposte, come sempre”.

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