Proposte

Coronavirus, Pd: “Ricette dematerializzate per limitare l’accesso a studi medici e pediatrici”

"Permettere l'accesso delle farmacia al ricettario di Liguria Digitale"

tiziana saccone sede partito democratico
Foto d'archivio

Regione. “Chiediamo a Toti e alla giunta regionale di facilitare l’uso delle ricette dematerializzate, per diminuire l’accesso agli ambulatori medici e limitarlo alle persone che hanno preso appuntamento telefonicamente con il medico o il pediatra, reperibile dalle 8 alle 20″. A chiederlo il gruppo PD della Regione Liguria.

“Si tratta di una misura di semplice esecuzione, a tutela dei cittadini e degli operatori, che alleggerisce la burocrazia mantenendo il controllo del servizio – riprende il partito democratico ligure – Attualmente chi ha bisogno di una prescrizione medica, deve chiedere la stampa della ricetta presso lo studio medico o pediatrico e con questa recarsi in farmacia. Lo studio medico per registrare e scaricare la ricetta si collega con il ricettario di Liguria Digitale”.

“Se le farmacie avessero accesso diretto al ricettario di Liguria Digitale, il medico potrebbe prescrivere anche solo al telefono, quando è possibile, i medicinali al paziente e quest’ultimo recarsi direttamente in farmacia con il suo codice personale, ottenendo così il farmaco. Il farmacista dovrebbe avvisare Liguria Digitale dell’avvenuta consegna e apporre la fustella sulla ricetta scaricata” aggiungono i membri del gruppo PD.

“Questo metodo consente alle persone che non necessitano di una visita di usufruire del servizio in meno tempo e con meno esposizione personale ai luoghi potenzialmente affollati, liberando tempo prezioso agli studi medici. Per potenziare questo effetto i piani terapeutici dei farmaci in scadenza possono essere prorogati al 30 giugno 2020, come richiesto dal personale sanitario in modo che sia garantita la continuità assistenziale e contemporaneamente si evitino accessi impropri ai presidi sanitari per chiedere il rinnovo” affermano dal partito democrativo.

Poi aggiungono: “Va inoltre segnalato come, ad oggi, la questione degli ambulatori sanitari richiede una mappatura e un’analisi attenta per evitare assembramenti di persone senza la distanza di sicurezza richiesta di un metro (in molti ambulatori le sedie sono vicine e non divisibili). Ci aspettiamo che Toti e la giunta mettano in atto le proposte avanzate dai medici di medicina generale e dei pediatri, che condividiamo”.

“Altro tema spinoso sono i centri per l’impiego sui cui flussi di accesso la Regione Liguria, responsabile del loro funzionamento, non si è mai espressa – ci tengono a dire dal gruppo regionale – Deve essere data velocemente indicazione a tutela dei cittadini e dei lavoratori. Noi rimaniamo a disposizione anche in maniera costruttiva ma l’andamento della giunta pare poco organizzato e sistematico rispetto alla situazione reale dei luoghi pubblici di accesso a servizi erogati dalla regione e dalle sue aziende”.

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