Precisazione

Coronavirus, la Cgil: “Banche aperte per i servizi essenziali e non per sponsorizzare prodotti commerciali”

Le banche non rientrano tra le categorie economiche costrette alla chiusura dal decreto emesso ieri dal premier Giuseppe Conte

Generica

Liguria. Le banche restino aperte per i servizi essenziali e non per sponsorizzare i prodotti commerciali. E’ questo l’appello lanciato da Andrea Bonino, segretario generale di Fisac Cgil Genova, agli istituti di credito, che non rientrano tra le categorie economiche costrette alla chiusura dal decreto emesso ieri dal premier Giuseppe Conte per fronteggiare la diffusione del coronavirus.

“Tra i settori a rischio rispetto al contagio da coronavirus c’è quello bancario dove il personale è a contatto quotidiano con il pubblico. Tutti, nel rispetto del proprio ruolo devono far rispettare le disposizioni emanate dai decreti emessi a tutela della salute pubblica. La banca deve svolgere sino in fondo la propria funzione di servizio pubblico e mettere in condizioni i clienti di poter svolgere prelievi, pagamenti, ecc. Tra queste operazioni però non devono essere considerate prioritarie le proposte commerciali”.

“Indurre qualcuno ad andare in banca per vedersi offrire un prodotto commerciale è una attività che si può benissimo rimandare a fine emergenza anche perché in questa circostanza si verrebbe meno alle norme che intendono limitare tutto ciò che in questo momento non è considerato prioritario. Quindi va bene garantire il pagamento di stipendi o pensioni, osservando ovviamente tutte le prescrizioni che derivano da questa situazione emergenziale, ma limitiamoci ai servizi indispensabili”.

La Fisac Cgil di Genova pertanto invita “le lavoratrici e i lavoratori del settore a richiamare i propri responsabili al senso civico necessario in questo frangente e qualora ciò non bastasse, di segnalarlo al sindacato che provvederà ad interessare le autorità competenti per la loro valutazione”.

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