La critica

Coronavirus, i sindaci della Lega: “Conte scarica problemi su Comuni: neppure i soldi per l’uovo di Pasqua”

Il carroccio non ha gradito i provvedimenti annunciati dal Presidente del Consiglio

lega bandiera
Foto d'archivio

Savona. La Lega non ha gradito i provvedimenti annunciati ieri sera dal Presidente del Consiglio per fare fronte all’emergenza economica e sociale determinata dalle restrizioni imposte per l’epidemia da Coronavirus. Una critica che anche i sindaci leghisti della Liguria condividono.

“Il governo ha creato false aspettative – dichiarano -: i Comuni non hanno ancora ricevuto un centesimo e non sono chiari i criteri di distribuzione dei fondi che potrebbero arrivare. Conte e Gualtieri scaricano i problemi e le responsabilità prima sugli ospedali, poi sui governatori e ora sui sindaci. Dopo mezzora dalla fine della conferenza stampa del premier, i cittadini hanno già cominciato a scrivere ai Comuni per avere soldi che ora non ci sono. Noi ogni giorno siamo l’unico front office che hanno i nostri concittadini, da sempre e soprattutto in questa emergenza. Ci sobbarchiamo responsabilità e oneri che neppure ci competerebbero. In molti casi cerchiamo di procurare anche mascherine per la nostra comunità, in via autonoma, facendo rete con colleghi di altre regioni perché dalla Protezione civile nazionale non ci è arrivato nulla o quel poco ci siamo vergognati di distribuirlo”.

“Siamo stanchi ma vogliamo lavorare per i nostri concittadini. Dobbiamo essere messi in condizione di farlo al meglio, per sostenere le nostre comunità. Non vogliamo mancette che creano solo caos e non aggiungono nulla di più di quanto già dovuto dal governo ai Comuni in termini di ripartizione delle risorse ordinarie. I circa 6 euro a cittadino, che il governo ha stanziato, non servirà neppure all’acquisto di un uovo di Pasqua” concludono i sindaci liguri della Lega.

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