Emergenza

Coronavirus, famiglie in difficoltà e sanità: i sindacati chiedono un incontro alla Regione

Le segreterie regionali di Cgil Cisl Uil Liguria intervengono sulle ripercussioni causate dall'emergenza sanitaria

sciopero cgil cisl uil
Foto d'archivio

Regione. “L’emergenza coronavirus sta mettendo in seria difficoltà il mondo del lavoro e con esso tante famiglie anche nella nostra Regione. Cassa integrazione, personale stagionale che non viene richiamato al lavoro e tante altre situazioni si sommano ad altri elementi di disagio. E’ il caso degli affittuari dei cosiddetti alloggi popolari per i quali non sono state stanziate risorse sufficienti a preservarli da questo momento così difficile. La Legge di Bilancio 2020 ha previsto 50 milioni di euro per il fondo di sostegno all’affitto, ma di fronte all’emergenza questa cifra è assolutamente insufficiente. Per questi motivi, Cgil Cisl Uil Liguria hanno chiesto un incontro urgente all’Assessore alle Politiche abitative della Regione Liguria Marco Scajola al quale saranno chiesti provvedimenti e maggiore attenzione per le famiglie affittuarie che in Liguria si stimano essere circa 10 mila”.

A parlare, in una nota per le segreterie regionali di Cgil Cisl Uil Liguria, sono Fabio Marante, Claudio Donatini e Alfonso Pittaluga.

I sindaci, inoltre, evidenziano anche la necessità di convocare il comitato e di applicare il protocollo con il governo con riferimento al comparto socio sanitario pubblico e privato: “Lo scorso 24 marzo è stato firmato tra Ministero della Salute e sindacati confederali e di categoria di Cgil Cisl Uil Liguria – spiegano i sindacati – un protocollo a tutela della salute dei lavoratori  sulla sicurezza del personale del sistema socio sanitario pubblico e privato. In più occasioni è stata segnalata la necessità di sottoporre il personale esposto in via prioritaria al tampone, la disomogeneità nelle forniture di dispositivi di protezione e l’assoluta carenza di organico”.

“Passano le settimane e solo grazie alla volontà e al valore dei professionisti e degli operatori sta in piedi, faticosamente, un sistema già fragile ora messo a durissima prova – continuano -. Cgil Cisl Uil Liguria chiedono che il Protocollo venga applicato anche nella nostra regione e che venga convocato urgentemente il Comitato previsto dallo stesso.

Di seguito i principali punti del procollo: assicurare che tutto il personale esposto in via prioritaria venga sottoposto ai test di laboratorio (TAMPONI); garantire la fornitura in via prioritaria di tutti i DPI adeguati per qualità e quantità, anche di livello superiore rispetto a quello previsto dagli organismi tecnico-scientifici; le aziende sono obbligate a fornire i DPI agli operatori per poter svolgere l’attività; garantire a tutto il personale che opera nei servizi sanitari gli standard di protezione. I datori di lavoro sono tenuti ad effettuare la valutazione del rischio; assicurare le necessarie operazioni di sanificazione; definire una procedura omogenea su tutto il territorio nazionale che stabilisca i percorsi di sorveglianza a cui devono essere sottoposti tutti i lavoratori, ed in particolare quelli venuti a contatto con pazienti positivi al Covid-19; governo e Regioni devono lavorare ad un piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato, garantendo la proroga dei contratti in scadenza e la stabilizzazione del personale sanitario e tecnico impegnato nell’emergenza; il Ministero si impegna ad emanare una circolare che dia chiare indicazioni su come effettuare la comunicazione di infortunio all’Inail per il personale in quarantena; andare alla revisione della norma che prevede l’esclusione del personale sanitario dalla quarantena (Art 7 DL 14/2020).

“Abbiamo inoltre costituito un Comitato congiuntofra sindacati firmatari del protocollo e ministero della saluteper monitorare e segnalare le situazioni più critiche presenti sul territorio nazionale, per confrontarci rispetto ai provvedimenti che dovranno essere tempestivamente adottati” concludono.

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