Struttura

Coronavirus e personale sanitario, Cgil Liguria scrive alla Regione: “Serve un tavolo di confronto”

"Nell'interesse dei lavoratori e degli utenti che noi rappresentiamo, chiediamo un salto di qualità negli interventi"

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Regione. “Negli ultimi giorni abbiamo assistito ad una serie di proposte a mezzo stampa, spesso inapplicate e talvolta inapplicabili; ora, nell’interesse dei lavoratori e degli utenti che noi rappresentiamo, chiediamo un salto di qualità negli interventi e di poterci confrontare in un tavolo permanente”. E’ questa la richiesta formulata da Federico Vesigna e Fulvia Veirana di Cgil Liguria al presidente della Regione, Giovanni Toti, all’assessore alla sanità Sonia Viale e al commissario di Alisa Walter Locatelli.

“Abbiamo seguito con attenzione e rispetto l’imponente fase di riorganizzazione della rete dovuta all’emergenza sanitaria legata alla pandemia Covid 19 – si legge nella missiva – Tuttavia abbiamo segnalato giorni fa, senza ricevere alcun cenno, tutta la nostra preoccupazione per le condizioni in cui i lavoratori della sanità sono stati e sono a tutt’oggi in molti casi costretti ad operare fronteggiando quotidianamente questa emergenza di fronte alla carenza di dispositivi per la protezione individuale, carenza di personale e carichi di lavoro pesantissimi”.

“Col passare dei giorni ci troviamo ad avere segnali ancora più preoccupanti di fronte alla scelta di effettuare un numero di tamponi assolutamente insufficienti ad isolare in modo efficace i potenziali contagiati proteggendo al contempo lavoratori ed utenti. In queste ore numerose sono le segnalazioni che ci arrivano anche dalle strutture sanitarie accreditate, dalle residenze protette e dai servizi domiciliari circa le difficoltà nell’organizzazione delle attività, nella fornitura dei Dpi ai lavoratori e nel raccordo con la sanità pubblica per prevenire il dilagare di focolai all’interno di strutture che accolgono un’utenza fragile, massimamente a rischio”.

Per questo, i rappresentanti sindacali chiedono “con urgenza di confrontarci sull’emergenza per poter conoscere quali misure prevedete di mettere in campo, quali siano le implementazioni del piano per l’emergenza coronavirus nella nostra regione e quali siano le attività di coordinamento fra i soggetti pubblici e fra quelli pubblici e privati operanti nella sanità e nel sociale che sta svolgendo Alisa”.

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