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Coronavirus, deceduto un ospite della residenza protetta di Cengio

E si registrano alcuni casi di ospiti con sintomi compatibili con il virus Covid-19, ma che non presentano attualmente particolari criticità

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Cengio. Una persona deceduta e diverse altre persone con sintomi “compatibili con il virus Covid-19”. E’ questa la situazione all’interno della residenza protetta “Edoardo Bagnasco” (Casa Scapoli) di Cengio così come è presentata dallo stesso sindaco della località valbormidese Francesco Dotta.

Quest’oggi Dotta ha pubblicato un post Facebook per aggiornare i suoi concittadini sulla diffusione del virus: “Attualmente, l’autorità sanitaria competente ci ha dato comunicazione dei seguenti casi: due persone sono in isolamento sanitario obbligatorio, in via di guarigione; quattro persone sono in isolamento fiduciario volontario, attualmente in buona salute, in quanto rientrati da paesi esteri”.

Per quanto riguarda la residenza protetta, il sindaco comunica che “è deceduta una persona ospite, in precedenza ricoverata all’ospedale San Paolo di Savona. Ai suoi cari e alla sua famiglia va il cordoglio dell’intera amministrazione comunale e della comunità cengese. Sempre all’interno della struttura, si registrano alcuni casi di ospiti con sintomi compatibili con il virus Covid-19, ma che non presentano attualmente particolari criticità e per i quali, al momento, non abbiamo ancora l’esito di effettiva positività. Confermiamo che tutti gli ospiti sono in isolamento, accuditi dal personale sanitario dotato di tutti i DPI idonei e necessari. I responsabili della casa di riposo, come già anticipato, hanno anche provveduto, oltre al rispetto di tutte le norme igienico-sanitarie imposte dall’Asl2 savonese, ad effettuare un’accurata sanificazione di tutti i locali”.

Dotta aggiunge: “In questo momento è importante, considerato che vi è un calo oggettivo dei contagi, proseguire nelle opere di prevenzione intraprese. Rimanere a casa è fondamentale. Siamo consapevoli che le limitazioni della libertà personale sono un grande sacrificio, ma ora non è il momento di rilassarsi, onde evitare di rendere vano lo sforzo sino ad ora prodotto”.

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