Organizzazione

Coronavirus, Busso (Vola Varazze): “Bisogna ragionare sul lungo periodo”

"In una città come la nostra questo compito spetta all’amministrazione tutta e al sindaco in prima persona come coordinatore"

comune municipio varazze

Varazze. “Quando una situazione straordinaria come questa si protrae nel tempo e non se ne conosce il termine va governata e vanno messi in atto sistemi di riorganizzazione, in una città come la nostra questo compito spetta all’amministrazione tutta e al sindaco in prima persona come coordinatore”. Ne è convinta Paola Busso, consigliere comunale del gruppo di minoranza di “Vola Varazze”.

“La condizione di quarantena che tutto il paese e la nostra città vivono, purtroppo non avrà breve durata – spiega il consigliere varazzino – La data del 3 aprile verrà prorogata e non sappiamo quando potranno essere allentate le maglie di queste condizioni che, come abbiamo ben compreso, ci permettono di proteggerci dal contagio e di far in modo che il nostro sistema di assistenza sanitaria, seppure allo stremo, non lasci per terra nei corridoi degli ospedali le persone come abbiamo visto accadere in altre realtà europee”.

“La nostra attenzione è rivolta a chi più soffre di questa situazione e del suo protrarsi: le persone anziane che vivono in condizione di solitudine; le famiglie che hanno visto cessare le loro attività e quindi non hanno introiti economici eppure debbono mangiare e pagare le bollette, le famiglie monogenitoriali che si ritrovano con un carico emotivo e pratico di responsabilità e compiti non indifferenti. A queste persone la nostra città deve prestare attenzione massima e, non me ne vogliano coloro che le organizzano e coloro che vi partecipano, non bastano canti dai balconi o festival musicali organizzati sul web”.

“Al sindaco, come gruppo consigliare, abbiamo formalmente chiesto com’è organizzato il sistema di spesa a domicilio, quante persone serve e se è funzionale e rispondente alle esigenze dei nostri anziani, abbiamo lanciato la proposta di coordinare le disponibilità dei vari negozi di portare la spesa a domicilio in modo che chiunque possa trovare un elenco ufficiale anche sul sito del Comune, abbiamo lanciato la proposta di una colletta alimentare presso i nostri supermercati cioè chi può compra dei beni di prima necessità e li lascia in un apposito spazio a disposizione di coloro che hanno problemi a dar da mangiare alla propria famiglia. Ricordiamoci che molte persone per varie ragioni non possono accedere alla cassa integrazione in deroga e ad altri sistemi di tutela”.

A questo punto però vogliamo sapere dal sindaco a che punto siamo su questo fronte, deve “organizzare tutte le forze preposte ed i volontari: protezione civile, Caritas, San Vincenzo, Cri e perché no scout e cittadini comuni per mettere in atto il miglior servizio possibile per i cittadini più in difficoltà e sappiamo che ce ne sono. Non ha risposto alle istanze del nostro gruppo, ma ai cittadini deve rispondere. Noi siamo pronti, come già detto, a confrontarci (i mezzi tecnologici per farlo ci sono) e a dare tutto il nostro aiuto, anche pratico, in un momento in cui bisogna essere uniti a disposizione della nostra comunità”.

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