Riunioni

Coronavirus, apertura uffici comunali e mercato: Coc e giunta di Alassio si riuniscono per decidere

Galtieri: “Cerchiamo di rispettare le raccomandazioni per la prevenzione senza cedere al panico”

Comune Alassio
Foto d'archivio

Alassio. Il DPCM sottoscritto dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ha ulteriormente fortificato le disposizioni per arginare il contagio da Covid-19.

E il Comune di Alassio ha pubblicato e sta distribuendo le grafiche predisposte dal Ministero: un vademecum realizzato con l’Istituto superiore di sanità e il Centro europeo di prevenzione e controllo delle malattie, il vademecum (allegato) risponde ai dubbi e alle preoccupazioni più frequenti e affianca le raccomandazione per la prevenzione 

Nel primo pomeriggio di oggi (10 marzo), poi, presso la sede municipale il Coc e la Giunta Comunale si riuniranno per valutare eventuali ulteriori interventi rispetto al mercato settimanale, all’apertura al pubblico degli uffici comunali ed altro.

“Torno a invitare la popolazione di residenti, e non, ad utilizzare il buon senso – la preghiera di Angelo Galtieri, vicesindaco del Comune di Alassio, e di tutta l’Amministrazione alassina – non ha senso saccheggiare gli esercizi commerciali, i supermercati. Cerchiamo tutti di rispettare le raccomandazioni per la prevenzione senza cedere al panico. Questa misura, per quanto severa, se rispettata da tutti, sarà in grado di farci uscire dall’emergenza in tempi ragionevoli. Ma dobbiamo collaborare tutti”.

“Ringrazio fin d’ora quanti si stanno adoperando in questo senso sia a livello pubblico, sia a livello privato. Registro ottime iniziative private di consegne a domicilio in sicurezza, per anziani e non solo, registro richieste di smart work… è lo spirito giusto”, ha concluso. 

Queste le disposizioni del Comune in relazione al Dpcm del Presidente del Consiglio Conte: “Alassio e gli alassini, come tutto il Paese, dovranno quindi fare propri comportamenti che se da un lato risultano limitativi della propria libertà personale, dall’altro sicuramente rappresentano l’unico modo per uscire quanto prima possibile dall’emergenza Coronavirus”.

“Scuole chiuse quindi fino al 3 aprile p.v., bar e ristoranti aperti solo dalle ore 6 alle ore 18, cancellate le manifestazioni sportive e non, e le occasioni di aggregazione. Chiuse palestre, piscine, impianti sportivi di ogni tipo, per tutti, agonisti e amatori; chiuse nei fine settimana le medie e grandi strutture di vendita (centri commerciali e grandi magazzini); accesso ad ogni esercizio commerciale limitato per consentire il rispetto delle raccomandazioni per la prevenzione (metro di distanza…)”.

“L’invito per tutti è di stare nelle proprie abitazioni dalle quali uscire per le sole necessità imprescindibili: lavorative, sanitarie o di approvvigionamento (uno per famiglia e non tutti assieme) per le quali occorre comunque e sempre rispettare le modalità note (rispettare il metro di distanza, utilizzo di presidi medici per la disinfezione delle mani e delle superfici)”.

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