Animali

Coronavirus, Alisa: “Chi non riesce a provvedere al proprio animale domestico può chiedere aiuto all’Asl”

"I servizi veterinari della Asl provvedono anche al ritiro delle spoglie dell'animale in caso di decesso"

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Foto d'archivio

Liguria. “L’appello del 19 marzo 2020 lanciato dalla protezione civile, che invita i cittadini a non abbandonare gli animali, è stato accolto anche nella nostra regione, dove per fortuna, ad oggi, non si registrano incrementi dell’inqualificabile fenomeno dell’abbandono di animali, che peraltro costituisce un reato penale”. A comunicarlo l’azienda sanitaria ligure Alisa.

“Ad oggi non vi è alcuna evidenza scientifica che gli animali da compagnia, quali cani e gatti, possano diffondere il nuovo coronavirus – chiarisce Roberto Moschi, responsabile del servizio di veterinaria di Alisa – Per prudenza, si raccomanda comunque di lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o usando soluzioni alcoliche anche dopo il contatto con i nostri animali”.

“Chiunque sia impossibilitato durante l’emergenza Covid-19 a mantenere il proprio animale domestico e a rispettarne il benessere attraverso le cure, l’alimentazione e che non sia in condizione, per comprovate necessità, di rispondere ai suoi bisogni (ad esempio, in caso di improvviso ricovero in ospedale per malattia Covid-19), può attivare i servizi veterinari pubblici delle Asl che interverranno affinché agli animali sia garantito un adeguato ricovero, seppur temporaneo, fino alla restituzione al proprietario” aggiunge Moschi.

“Saranno i Comune di pertinenza, in collaborazione con i servizi veterinari competenti per territorio, a provvederanno al ricovero, alla custodia e all’affido temporaneo: per i cani, presso i canili comunali e, per gli altri animali, in strutture adeguate”.

Infine “qualora in questi giorni il vostro amico a quattro zampe dovesse venire a mancare, è possibile contattare i servizi veterinari della Asl di riferimento, che provvederà al ritiro delle spoglie del vostro animale per l’invio alla termodistruzione, in condizioni di sicurezza” conclude Moschi.

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