Agg. ore 22: La Asl 2 “esprime vicinanza alla famiglia e in particolare alla vedova. Questa sera si recherà nell’abitazione personale incaricato, non di ASL 2, per l’adeguata sistemazione del defunto, in attesa del referto del tampone faringeo. Domani mattina, secondo le procedure di legge, si provvederà al trasferimento della salma e agli accertamenti del caso”.
Borghetto Santo Spirito. Sono stati effettuati nel primo pomeriggio i tamponi alla moglie e al marito, deceduto nella notte, da parte del personale della Asl savonese intervenuto nella casa di Borghetto Santo Spirito a Pineland, dove un uomo, che da tempo mostrava sintomi riconducibili a quelli del coronavirus, è morto a seguito di un malore.
La signora è stata costretta a rimanere nella sua abitazione con il corpo del marito ancora disteso a terra, senza poter intervenire o avvicinarsi, senza che nessuno potesse entrare nell’alloggio per il protocollo preventivo stabilito dall’emergenza sanitaria.
Ad ora non sono ancora stati resi i noti i risultati dei due tamponi, uno prelevato sul cadavere dell’anziano deceduto e l’altro sulla donna: forse in serata si potrebbe conoscere l’esito.
In caso di negatività la salma potrà essere rimossa secondo la procedura standard, viceversa le cose potrebbero essere più complicate: in primis per le misure di quarantena alle quali dovrebbero essere sottoposti moglie e parenti venuti a contatto in questi giorni con l’uomo, in secondo luogo per la rimozione stessa del corpo. Secondo quanto appreso, infatti, l’operazione potrebbe essere svolta solo da pompe funebri specializzate, attrezzate per l’emergenza e per casi del genere, ovvero ditte dotate di accorgimenti, attrezzature tecniche particolari e di casse di contenimento.
La vicenda, inoltre, ha avuto un ulteriore risvolto emerso nel pomeriggio: alla chiamata per soccorrere l’anziano hanno risposto i militi della Croce di Malta di Boissano, che non sarebbero stati avvisati del caso sospetto di coronavirus, di conseguenza, in relazione al presunto malore, hanno effettuato le consuete pratiche di rianimazione, senza successo. Ora, a seguito dell’intervento sanitario da parte dei volontari, sono scattate le misure di isolamento e quarantena fiduciaria per i militi della pubblica assistenza, in attesa dell’esito dei tamponi.
E nel pomeriggio è aumentata ancora la rabbia da parte dei parenti della coppia di anziani rimasti a dare conforto, seppur a debita distanza, alla signora isolata in casa: “E’ ancora buttato per terra, a faccia in giù – hanno detto – Sono venuti i militi e quelli dell’Asl a prendere i tamponi, ma nessuno che l’abbia messo su un letto. Siamo trattati peggio dell’immondizia, almeno quella si differenzia…”.