Alassio. Esaurimento da coronavirus? C’è anche questo nell’emergenza sanitaria in atto e nelle severe restrizioni imposte ai cittadini su movimenti e spostamenti. E’ in questo quadro, ecco quanto avvenuto nella tarda mattinata di oggi ad Alassio, dove un commercialista, iniziali F.M., classe 1967, è stato sorpreso per le vie alassine dalla polizia municipale senza giustificato motivo, nell’ambito dei controlli avviati per arrestare la presenza di persone per le strade.
L’uomo, che girava con una pistola giocattolo, è andato su tutte le furie per l’alt imposto dagli agenti e ha così tirato fuori l’arma, minacciando i vigili. Secondo quanto appreso anche nella giornata di ieri sarebbe stato sorpreso in giro ad Albenga.
Il commercialista si è poi dato alla fuga e si è rintanato in casa, ma è stato identificato e raggiunto dalla pattuglia della polizia locale: a quel punto dal terrazzo della sua abitazione in via Torino, ha proseguito con le ingiurie e le minacce, urlando dal balcone. A suppoorto degli agenti sono intervenuti i carabinieri del nucleo radiomobile di Alassio, che hanno iniziato una trattativa con l’uomo. In seguito è arrivata anche la madre e i gli amici per cercare di fermare la sua ira e farlo tornare alla ragione.
Si sono vissuti attimi di vera paura, anche perchè solo in un secondo tempo si è appurato che l’arma era una pistola giocattolo. L’intera zona è stata transennata e blindata da agenti e militari.
Alla fine, grazie all’intervento dei carabinieri e di alcuni amici del commercialista, l’uomo si è fatto consegnare per un ricovero e un trattamento sanitario, con l’intervento sul posto del personale sanitario che ha poi caricato il commercialista sull’ambulanza per il trasporto in ospedale.
La sua posizione è ora al vaglio di carabinieri e polizia municipale.