Provincia. Anche se è fortemente diminuito il numero delle persone trovate fuori casa senza un “giustificato motivo”, sono ancora molti i casi di cittadini che sembrano ignorare volutamente i divieti imposti dall’ormai noto Dpcm per il contenimento del coronavirus. Proseguono senza sosta, dunque, i controlli da parte dei carabinieri.
Delle 174 persone controllate nelle passate 24 ore, solo quattro sono risultate “non autorizzate” ad uscire di casa: due nella zona di Albenga, uno a Cairo e uno ad Andora.
Ad Andora un nigeriano è stato controllato mentre era fuori casa senza nessun motivo. A Finale Ligure un italiano, senza fissa dimora, ha dichiarato falsamente ai carabinieri di doversi recare a Ventimiglia per un appuntamento in commissariato. L’immediato accertamento ha permesso di verificare che si trattava di una falsa scusa e pertanto è stato denunciato anche per “false dichiarazioni a pubblico ufficiale”.
A Cairo Montenotte invece è stato denunciato un ragazzo del 1998 mentre, senza preoccuparsi del divieto vigente, era intento a lavare la sua moto da cross ad un lavaggio pubblico.
Le restrizioni hanno fatto sì che, data la quasi totale assenza di gente in strada, saltasse all’occhio del proprietario di una Porsche il fatto che un individuo stava “studiando” il modo per rubarla.
L’uomo ha avvisato i carabinieri che sono intervenuti sul posto: i militari hanno trovato il malintenzionato “al lavoro” e peciò lo hanno denunciato sia per il tentato furto dell’auto, sia per l’inosservanza dei provvedimenti dell’autorità.
Nelle varie attività svolte dai carabinieri di Albenga, ieri è stato effettuato anche un intervento in una abitazione per sedare una lite tra moglie e marito, posti in quarantena volontaria. Ad avere la peggio è stata la donna, che è dovuta ricorrere alle cure mediche per lesioni giudicate guaribili in 7 giorni.
“Nel rispetto dei propri doveri, l’Arma continua a svolgere, insieme alle altre forze di polizia, il compito di controllo e tutela dei cittadini esponendo i propri militari anche a contatti necessari con chiunque abbia bisogno di aiuto o, peggio, violi le disposizioni (soprattutto quelle di permanenza in casa). Ciò nella speranza che sia sempre meno necessario e soprattutto che la gente non si riversi nelle strade se non per effettive necessità”.