Savona. Proseguono i controlli dei carabinieri sul rispetto del decreto del premier Conte che obbliga gli italiani a rimanere in casa (salvo lavoro, salute o necessità) per contrastare la diffusione del Coronavirus. Nel corso degli ultimi due giorni, nell’intera provincia, i militari hanno denunciato complessivamente 38 persone per inadempienza ai provvedimenti dell’autorità, per falsa attestazione o dichiarazione a pubblico ufficiale e 2 addirittura “per pubblicazione di notizie false o esagerate atte a turbare l’ordine pubblico”.
Si tratta di due 30enni savonesi che, spiegano dall’Arma, “tramite WhatsApp hanno diffuso messaggi vocali allarmistici e infondati circa la diffusione del virus in Valbormida, invitando i destinatari a non andare in quelle zone e generando vera preoccupazione tra la popolazione”.
“Sono giorni sicuramente difficili – fanno sapere dal Comando di Savona – ma l’Arma continua, in stretto coordinamento con le altre forze di polizia, a svolgere controlli su tutti coloro che escono di casa incuranti dei divieti vigenti e ieri, come sabato, addirittura con il supporto dell’elicottero del 15° Elinucleo di Villanova d’Albenga che sorvolando il nostro territorio segnala alle pattuglie a terra situazioni di particolare criticità”.
La diretta di IVG fatta proprio durante i controlli
“Il problema non è solo legato alle persone che violano il divieto – spiegano i carabinieri – ma soprattutto al fatto che spesso si tratta di individui provenienti dalle prime aree ‘a rischio’ che si sono riversati in riviera nella cosiddette ‘seconde case’ (dalla provincia di Torino a Finale, da quella di Alessandria a Varazze, da Milano a Cairo Montenotte) o come un gruppo di persone sedute comodamente al bar della stazione ferroviaria di Varazze intente a bersi una birra”.
I servizi proseguiranno con ogni mezzo a disposizione dell’Arma dei Carabinieri “nella speranza che tutti, soprattutto anziani e persone provenienti da altre province, capiscano la reale necessità di restare a casa per la loro e altrui tutela”.