Albenga. “Sui social sto ricevendo una valanga di insulti per le mie denunce sulla situazione che si sta vivendo all’istituto Trincheri. Quella più affettuosa è ‘sciacallo’, come se mi facesse piacere denunciare, insieme a tutto il centro destra di Albenga, uno scandalo dove ci sono sofferenza, solitudine, morte. Ma davvero qualcuno pensa che io mi esponga in prima persona, mettendoci sempre la faccia, per raccattare qualche voto? Continuate pure a insultarmi, ho le spalle larghe, non smetterò certo di portare avanti le mie battaglie, compresa questa della casa di riposo Trincheri”. Lo afferma Eraldo Ciangherotti, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale ad Albenga, intervenendo nuovamente sulla vicenda della casa di riposo ingauna.
“Mi ha fatto piacere che il sindaco Tomatis, dopo aver pubblicamente minimizzato la situazione, si sia reso conto della gravità della situazione, chiedendo l’intervento della protezione civile e della croce rossa, che ovviamente ringrazio per il loro infaticabile impegno. Però, ancora una volta, alle belle parole non seguono i fatti. Trovo inaccettabile, ad esempio, che, questa notte, in piena bufera sanitaria, siano stati operativi all’interno dell’istituto Trincheri un fisioterapista e un Oss. Anche se gestito in maniera privatistica, con un proprio consiglio di amministrazione (peraltro eletto dalle varie maggioranze che si succedono alla guida del Comune), il Trincheri è di proprietà pubblica, comunale. Un minimo di controllo in più non sarebbe stato male, come non sarebbe male un maggior interesse da parte della maggioranza”.
“A quanto mi risulta, nelle ultime ore, ad accogliere la croce rossa non c’era nessun amministratore comunale. Allora avanzo due proposte. Un collegamento skype, tra tutta la maggioranza e la minoranza comunale, insieme al direttore sanitario dell’istituto, per avere nel dettaglio la situazione all’interno della casa di riposo. Inoltre suggeriamo all’amministrazione di rinunciare agli oboli marzo e aprile e di versarli a favore del Trincheri, per acquisto di dispositivi per la prevenzione ad uso protezione civile e personale sanitario che con i soldi del proprio portafogli stanno operando la dentro”.
E sulla questione (e soprattutto sulla polemica scatenata dal centro-destra ingauno) interviene la segreteria Pd di Savona e della Liguria: “In questi giorni il Pd della Liguria e delle sue federazioni ha evitato di suscitare qualsiasi polemica politica, concentrandosi sul contributo che potevamo, possiamo e dobbiamo dare in questa emergenza. Non possiamo però tacere di fronte all’inaudito attacco del centrodestra albenganese contro il sindaco Riccardo Tomatis. Un sindaco che come tutti i primi cittadini sta affrontando con tutte le sue risorse questa emergenza e che per di più è operatore all’istituto Trincheri di Albenga. Una condizione che dovrebbe spingere tutti a un ancor maggiore sostegno, a una ancora maggiore solidarietà, anziché tentare in modo così squallido di cavalcare il dramma delle persone decedute nell’Istituto Trincheri sperando, forse, di ricavarne un misero tornaconto elettorale”.
“La richiesta di dimissioni di Tomatis è semplicemente assurda, perché il sindaco non ha alcuna responsabilità nella gestione sanitaria del Trincheri, una struttura pubblica che sta facendo il possibile per gestire questa grave emergenza pur nello stato di abbandono in cui sono lasciate le RSA e le case di riposo liguri come gli stessi operatori e il Partito Democratico da giorni denunciano, avanzando proposte, disponibilità alla collaborazione e ottenendo solo silenzio o arroganza. Se la sanità ligure è allo sbando non è certo a Riccardo Tomatis che i il centro destra di Albenga dovrebbe rivolgersi, ma al suo presidente della Regione e al suo assessore alla sanità, chiedendo perché queste strutture siano state lasciate da sole, senza esami sierologici o tamponi che consentano di individuare precocemente e isolare i positivi, evitando il propagarsi del contagio; si chieda in Regione perché l’assistenza territoriale sia stata abbandonata e perché le strutture ospedaliere pubbliche siano state ridotte ai minimi termini. L’opposizione di Albenga farebbe meglio, anziché provare ad approfittare di questa tragedia, a mettersi a collaborare, magari ponendo i problemi a chi davvero ha la responsabilità di gestire la situazione: chissà che, essendo della stessa parte politica, vengano ascoltati più di quanto non si ascolti il Pd, e non si intervenga finalmente invece di cercare sempre le responsabilità di qualcun altro”.
“A Riccardo Tomatis va tutta la nostra vicinanza e il nostro sostegno, e auspichiamo che possa ricevere anche quello di tutte le istituzioni chiamate ad affrontare unite questa epidemia avendo come unica priorità la salute e il benessere di cittadine e cittadini”, concludono le segreterie Dem di Savona e della Liguria.