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Un “Aperitivo al buio” in Regione per i 100 anni di Uici e per la giornata mondiale del Braille

Consiglieri e assessori, in una sala completamente al buio, hanno dovuto riconoscere, dal profumo e dal sapore cibi e bevande

Regione. Questa mattina, nella sala dell’ufficio di presidenza e conferenza dei capigruppo del consiglio regionale, si è svolto “l’Aperitivo al buio”: la manifestazione, programmata al termine della seduta consigliare, è stata organizzata dall’assemblea legislativa della Liguria, in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, in occasione del centenario della fondazione di UICI e in vista della giornata nazionale dedicata all’alfabeto Braille, prevista per il 21 febbraio prossimo.

Consiglieri e assessori, in una sala completamente al buio, hanno dovuto riconoscere, dal profumo e dal sapore cibi e bevande che erano stati preparati per l’occasione da un gruppo di studenti dell’istituto alberghiero Bergese sperimentando, così, le difficoltà che accompagnano ciechi e ipovedenti nelle attività quotidiane. Si tratta della prima manifestazione del genere in Italia.
In Liguria ci sono oltre 3 mila fra ciechi e ipovedenti e il numero degli ipovedenti è in costante crescita.

Il presidente del consiglio regionale Alessandro Piana ha ringraziato i vertici di UICI per l’impegno costante in difesa dei diritti delle persone cieche e ipovedenti. “Spesso non comprendiamo fino in fondo i limiti che incontrano le persone colpite da disabilità e oggi, con questo particolare momento di condivisione – spiega – abbiamo compiuto un piccolo passo lungo il cammino di una nuova consapevolezza. E spetta soprattutto a noi, che rappresentiamo le Istituzioni, contribuire ad abbattere tutte le barriere che ancora oggi esistono e rendono difficile una normale convivenza fra gli uomini”.

Arturo Vivaldi, presidente del consiglio regionale UICI Liguria spiega: “Dal 1920 al 2020, sono cento anni interamente dedicati all’inclusione sociale delle persone con minorazione visiva che oggi sono ‘cittadini’ consapevoli dei loro diritti e dei loro doveri. Abbiamo voluto organizzare questo evento, il primo in Liguria dedicato al centenario, con i consiglieri e gli assessori della Regione con cui da anni condividiamo progetti e leggi regionali e, a cui, abbiamo dimostrato di essere un’associazione moderna, capace e consapevole delle difficili condizioni in cui si trova la nostra società. Un aperitivo al buio è come un augurio per altri 100 anni di collaborazioni e successi condivisi”.

Aperitivo Buio Regione

Nicola Stilla, presidente del club Braille, dichiara: “Oggi è un momento molto bello e importante perché abbiamo messo insieme due manifestazioni molto importanti per promuovere un sistema di lettura e scrittura che, dopo duecento anni, rappresenta ancora l’unico sistema esistente di lettura e scrittura diretta”

L’assessore alla scuola e alla formazione Ilaria Cavo ha dichiarato: “È stato importante stare al buio immedesimandosi, anche se per pochi minuti, nelle difficoltà e nei tempi delle persone che non vedono. Come assessore alla formazione abbiamo cercato di dare possibilità e speranza, soprattutto ai più giovani, anche attraverso un corso all’avanguardia per formare venti nuovi centralinisti e dare opportunità lavorative e cercare di rendere la loro vita il più possibile senza barriere”.

Erano presenti anche Eugenio Saltarel, in rappresentanza del presidente nazionale UICI, Giuseppe Pugliese, presidente della sezione territoriale UICI di Genova e, fra gli altri, Claudio Cassinelli, presidente dell’istituto “David Chiossone” di Genova.

Aperitivo Buio Regione

Prima della manifestazione sono stati consegnati al presidente del consiglio regionale Alessandro Piana, una targa, dedicata al centenario della fondazione di UICI, una pergamena, in cui si rinnova la collaborazione fra associazione e Regione per la tutela dei diritti dei non vedenti, e una copia dell’ultimo statuto in Braille e in nero.

L’iniziativa è il primo evento organizzato in Liguria per celebrare il centenario di UICI, che ringrazia per la collaborazione il network “Dialogo al buio” e l’istituto “David Chiossone”.

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