Alassio. Sono in trenta, provengono da Codogno (una delle zone maggiormente colpite dal Coronavirus) e, ormai da 13 giorni, si trovano ad Alassio, in un albergo. Dovrebbero fare rientro a casa domani, ma con ogni probabilità non sarà possibile, visto il divieto di accesso nelle aree con focolai deciso dal Governo, che riguarda anche la provincia di Lodi in Lombardia.
Con grande senso di responsabilità, all’insorgere dei primi sintomi influenzali una di loro si è autodenunciata all’autorità competente che, a seguito di una prima indagine, ha ritenuto di disporne il trasferimento all’ospedale San Martino di Genova.
“Si tratta di una disposizione precauzionale – dichiarano dall’amministrazione comunale di Alassio – al momento non esistono casi conclamati di Coronavirus e stiamo attivandoci per ridurre al minimo le possibilità di contagio in stretta collaborazione con le autorità sanitarie”.