Savona. “Apprendiamo dello stop degli emendamenti a favore dei lavoratori di Funivie e dell’infrastruttura strategica per il territorio savonese: uno stop deciso da parte di tre forze politiche, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia che, oltre a rappresentare la Regione Liguria, rappresentano fortemente i comuni di Cairo Montenotte e Savona dove è presente l’infrastruttura e dove vivono i lavoratori di Funivie”.
Così il segretario provinciale della Cgil savonese Andrea Pasa, preoccupato per la sorte degli emendamenti a favore dell’azienda savonese e dei suoi lavoratori bloccati in sede di commissione parlamentare nell’ambito del decreto Milleproroghe.
“Verificheremo nelle prossime ore la situazione: se questo dovesse essere vero queste forze politiche si prenderanno la responsabilità di aver affossato un’infrastruttura fondamentale per il territorio e soprattutto la responsabilità di non dare un futuro a centinaia di famiglie che in questo territorio vivono” aggiunge ancora l’esponente sindacale.
“Venerdì, in concomitanza della visita del ministro alle infrastrutture per l’inaugurazione del nuovo viadotto sulla A6, chiederemo un intervento immediato. A questi punto dicano chiaramente le amministrazioni di Cairo e Savona cosa intendono fare nella vertenza Funivie, visto che hanno sempre sostenuto il contrario di ciò che oggi i propri rappresentanti nazionali hanno deciso”.
“A noi non interessano le beghe politiche, ma risolvere i problemi. Non mi pare che così facendo li stiano risolvendo” conclude il segretario della Cgil.
Danilo Causa, segretario di Fit-Cisl di Savona e Imperia, afferma: “Qualcuno ha perso la testa. Parlo di chi è al governo e dovrebbe votare con la commissione (che non ha neppure un ligure al suo interno) il decreto Milleproroghe contenente i due emendamenti riguardanti Funivie. Qui la confusione regna sovrana. Le organizzazioni sindacali e soprattutto i lavoratori chiedono rispetto e certezze. Non vogliono rimanere schiacciati in mezzo a queste diatribe politiche che non ci interessano. Noi esigiamo certezze, non propaganda elettorale a spese dei lavoratori”.
“A questo punto il Governo entro pochi giorni deve decidere il destino dei funivieri. Ci dicano realmente come stanno le cose, se la cassa integrazione e la ristrutturazione delle Funivie sono stati inseriti nel Milleproroghe o se hanno cambiato idea rispetto all’incontro dell’8 gennaio al ministero, quando ci avevano garantito un futuro per Funivie. Chi deve si prenda le proprie responsabilità. Al più, venga fatto un decreto ad hoc per Savona”.
“Vogliamo che le decisioni ci vengano comunicate subito, magari attraverso il Ministro dei trasporti, già venerdì a Savona, quando ci sarà l’inaugurazione del viadotto sull’A6. Nel frattempo nei prossimi giorni organizzeremo uno stato di mobilitazione generale di tutti i lavoratori e useremo tutte le forme di lotta possibili per ottenere quanto richiesto urgentemente”.