Addio o ultimatum?

Regionali Liguria, da Sansa un “vaffa” al M5s: “Comportamento penoso, si è persa un’occasione”

Il candidato in pectore dell'eventuale coalizione anti-Toti si sfoga sul suo blog, i pentastellati proseguono nel silenzio sull'alleanza

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Liguria. Con un articolo sul suo blog Liguritutti, Ferruccio Sansa, candidato in pectore del fronte anti-Toti in vista delle prossime regionali, fa come cantavano gli Zen Circus. Ovvero manda tutti a… quel paese. Un bel “vaffa”, citando lo stesso Beppe Grillo, e un “ora basta”, indirizzati soprattutto al Movimento 5 Stelle, colpevole, secondo il giornalista genovese, di non aver ancora sciolto le riserve sulla possibilità di un’alleanza con il centrosinistra. Non solo: Sansa definisce “francamente penoso il comportamento dei vertici del Movimento (non i militanti, nemmeno i tanti eletti oggi delusi e amareggiati) che non ha nemmeno il coraggio di dire ‘no’ e vuole costringere l’odiato alleato Pd ad assumersi la responsabilità della scelta”.

In un lungo corsivo, quasi uno sfogo, Ferruccio Sansa parla – già al condizionale passato – di tutte le battaglie che si sarebbero potute fare se ci fosse stato un comune sentire e uno spirito di collaborazione costruttivo: dalla cancellazione del piano casa alla riprogettazione del sistema ospedaliero, dalla reintroduzione dei parchi, al potenziamento del trasporto pubblico al finanziamento della cultura e dell’istruzione. “Niente, un’occasione cacciata al vento”, sottolinea Sansa.

I partiti che avrebbero dovuto candidarlo avrebbero dovuto parlare, a suo parere, di tutto ciò ma “sono rimasti in silenzio”. L’articolo termina così, con amarezza: “C’erano tempo, entusiasmo, volontà per elaborare un programma che non fosse soltanto ‘contro’, ma soprattutto ‘per’ una nuova Liguria. C’erano ideali comuni nei partiti di una possibile coalizione. Sarebbe stata una battaglia che meritava di essere combattuta comunque: se si è convinti delle proprie idee non si guardano soltanto i sondaggi, le percentuali, i seggi che si potrebbero conquistare. E’ importante provare a vincere, ma anche testimoniare, impostare il lavoro per il futuro”.

E ancora: “Invece sono passati mesi bruciando credibilità e passione. Screditando una proposta politica che avrebbe fatto della Liguria un apripista per l’Italia. Logorando partiti e candidati. Non si è riusciti a dire ‘basta’ a questa melina infinita che guardava al proprio destino piuttosto che a quello della Liguria”. “Ma non sembrano esserci le condizioni. E qualcuno deve pur dirlo: BASTA! O come diceva una volta qualcuno: VAFFA…” conclude Sansa.

Qualcuno ha letto questo articolo come l’addio ufficiale alla corsa elettorale, qualcuno come un ultimatum estremo. Il problema è che, se così fosse, l’aver mandato a quel paese tutta la coalizione o parte di essa potrebbe rendere ancora più difficile un rientro in gioco. Ad ogni modo, al momento – è il primo pomeriggio di lunedì 25 febbraio mentre scriviamo – dal fronte M5S neppure l’ombra di una decisione. Anche se promettono che un segnale arriverà entro la serata. Il centrosinistra continua ad attendere. Sansa, forse, no.

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