Contributi

Mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro: per il savonese finanziamento da quasi 1 milione

Il presidente della Provincia Olivieri: “Un bel risultato, risorse importanti”

Veduta dal Priamar
Foto d'archivio

Savona. Ammonta quasi ad un milione di euro l’entità del contributo che la Provincia di Savona è riuscita ad ottenere “per implementare la mobilità sostenibile casa-scuola casa-lavoro nelle città o raggruppamenti di Comuni al di sopra dei 100 mila abitanti”. Si tratta di un’iniziativa promossa dal Ministero dell’Ambiente, che ha portato all’erogazione di ben 164 milioni di euro, che saranno ripartiti in 81 Comuni dello Stivale.

Obiettivo del provvedimento: “Innescare pratiche virtuose di mobilità sostenibile per gli spostamenti ritenuti tra i principali responsabili del congestionamento del traffico urbano e del degrado della qualità dell’aria, quali appunto la mobilità casa-scuola e casa lavoro”.

Il progetto della Provincia di Savona si è classificato 56esimo, con un punteggio di 30,57 (il punteggio più alto, per fare una proporzione, è 66, per il progetto della Città metropolitana di Torino). L’importo del progetto è di 14.769.685,93 euro, mentre il finanziamento ottenuto di 999.393,49.

“Un bel risultato, risorse importanti per una funzione di programmazione e pianificazione propria della Provincia su un argomento delicato come quello della mobilità, – il commento del presidente della Provincia di Savona Pierangelo Olivieri. – Su come investirle io confido che si riesca a fare una sintesi tra le varie idee che ci sono sul territorio, partendo ovviamente dal capoluogo Savona, che è quello con il maggior numero di residenti e con criticità dal punto di vista della mobilità”.

“Adesso che abbiamo la conferma di un finanziamento, significativo anche se parziale, ci attiveremo con gli uffici per capire come mettere a sistema queste risorse importanti. Una sfida complessa per un ente come la Provincia che ha subito una riduzione delle risorse umane pesantissima, perchè le risorse economiche sono importanti ma altrettanto lo sono quelle umane”, ha concluso.

“Promuovendo e finanziando pratiche come l’uso della bicicletta, il bike sharing, il car pooling, la mobilità elettrica collettiva, l’introduzione di mobility manager nelle amministrazioni pubbliche e nelle aziende – ha affermato il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa – si punta a qualificare ambientalmente la cultura della mobilità, a migliorare la qualità della vita e dell’aria nelle città e a ridurre le emissioni di gas serra responsabili dei cambiamenti climatici”.

Gli interventi riguarderanno percorsi ciclabili e pedonali, servizi di mobilità condivisa (car/bike/scooter sharing), opere per l’integrazione modale (parcheggi, ciclostazioni), percorsi ciclabili e pedonali, trasporto collettivo, mobility management, sistemi Its (per l’infomobilità), servizi di accompagnamento, moderazione del traffico.

Le richieste di finanziamento giunte al Ministero dell’Ambiente sono state complessivamente 114. I progetti sono stati vagliati da una “Commissione di valutazione”. Sulla base dei requisiti “ambientali” previsti dal programma e dei punteggi attribuiti alle diverse caratteristiche delle iniziative dal decreto istitutivo, che ha fissato una soglia di punteggio per l’ammissibilità, la Commisione ha stilato la graduatoria. Sono stati ammessi a finanziamento tutti i progetti valutati come ammissibili.

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