Mission impossible

“Mai trovato un lavoro stabile in Liguria, è un incubo”: il calvario di un 34enne di Noli

"Mando curriculum tutti i giorni, ormai anche a Genova. Senza lavoro come posso pensare di costruirmi una famiglia?"

disoccupazione

Noli. Trovare lavoro di questi tempi, soprattutto in Liguria, può risultare davvero difficile se non – addirittura – impossibile. La disoccupazione nel nostro territorio (dati aggiornati a giugno 2019) è al 10%. Tra i giovani, poi, non se ne parla: gli ultimi dati disponibili parlano di una disoccupazione giovanile, a livello ligure, che si attesta intorno al 35%. Numeri che fanno paura e, soprattutto, poco incoraggianti come ci ha raccontato Danilo, un cittadino nolese che in 34 anni di vita non ha mai conosciuto un lavoro stabile, se non d’estate avendo sempre e solo svolto lavori stagionali principalmente come cameriere. Eppure è una persona “normalissima”, senza precedenti penali e molto abile nei lavori manuali, come ha spiegato a Ivg.it.

“Non passa giorno che non mandi curriculum – esordisce – peraltro un curriculum realizzato con estrema cura. Non solo li mando regolarmente online (e sono attualmente arrivato alla provincia di Genova perchè quella di Savona l’ho battuta a tappeto), ma li ho anche portati a mano e ho parlato direttamente con i responsabili tra cui alcuni che mi hanno confessato di aver bisogno di una persona in più ma non sarebbero in grado di far fronte alle spese”. Eh sì perchè, complice la crisi, non basta solamente aver un ottimo curriculum condito con le varie esperienze, bisogna calcolare anche il fattore tasse. E quest’ultime, specie per i possessori di partita IVA, non sono per niente basse.

“Delle decine e decine di aziende a cui li ho mandati non sono stato richiamato da nessuna – confida demoralizzato – Ho anche provato a chiedere a qualcuno se avesse bisogno di lavoretti. Operazione diversa, ma risultato invariato. Ho pensato di aprire una partita IVA e dedicarmi a qualcosa che mi piace fare ma la situazione è talmente grave che mi è stato vivamente sconsigliato di farlo, visto che professionisti di qualsivoglia settore con anni di esperienza non riescono ad andare avanti. Di conseguenza vengo squalificato in partenza”.

A non aiutare Danilo ci si mettono anche età (ha ancora 34 anni, ma nell’ambito lavorativo non è più “giovane”) e regione. La Liguria, come ci ricorda, è infatti un territorio che principalmente vive di turismo, e quindi che offre principalmente lavori stagionali. “Le uniche esperienze certificate sono nel settore alberghiero, nel quale però non mi trovo affatto – spiega – Tutti le mie altre esperienze erano lavoretti, e quindi non inseribili nel mio curriculum. Poi, come ciliegina sulla torta, non posso essere inserito come apprendista perché ho superato i 29 anni, e non mi prendono a fare nessun nuovo lavoro perché non ho esperienza pregressa. E’ un incubo”.

“Alcuni credono che io non abbia voglia di lavorare o che non abbia voglia di cercare lavoro, principalmente perché ho sempre affrontato i rapporti lavorativi con i miei modi scherzosi. Il fatto che cerchi di evitare lavori fissi nel settore alberghiero perché non mi dà la minima soddisfazione ma solo frustrazione non significa che non sia motivato a fare qualsiasi altro lavoro possibilmente manuale, da muratore, falegname, portuale, caricare legna, raccogliere i pomodori o che altro” conclude Danilo. Che nonostante tutto insiste, perchè tutto passa dall’avere un lavoro stabile: “Come porto il pane a casa se non si riesce a trovare lavoro in nessun modo? Come posso solo pensare di costruirmi una famiglia? E’ una situazione frustrante dalla quale spero di uscire presto”.

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