Lettera al direttore

Stato confusionale

La gestione delle risorse umane nel mirino dell’unione sindacale di base dei vigili del fuoco

"Quando vuoi gettare le basi per distruggere una categoria basta prendere spunto dalla gestione delle risorse umane del dipartimento dei Vigili del fuoco"

usb vigili del fuoco
Foto d'archivio

Lettera. Ancora denunce dal sindacato di Base Usb dei vigili del fuoco.

Questa volta il tema ruota attorno alla componente volontaria ( una forma di precariato a tutti gli effetti ) dei vigili del fuoco. Quando vuoi gettare le basi per distruggere una categoria, quel corpo tanto amato dei Vigili del Fuoco, basta prendere spunto dalla gestione delle risorse umane del Dipartimento dei Vigili del fuoco.

Il Dipartimento fa’ leva sullo spirito di abnegazione appartenente all’essere umano, ma estremamente pericoloso se non saputo gestire. La componente precaria/ volontaria si divide letteralmente in discontinui e volontari.
In questo caso parleremo dei discontinui. I “discontinui, come da titolo, vengono richiamati durante l’anno, attualmente per pochi giorni e spalmati nel tempo in modo casuale. Nel Savonese 10-15 giorni in totale.

I regolamenti interni impongono che effettuino almeno 5 ore di addestramento mensile, ( si ipotizza con questi canoni che con 5 ore conservino la conoscenza necessaria per il complesso lavoro del vigile del fuoco ) ma quasi mai tale prescrizione viene rispettata.

Durante tale addestramento non vengono pagati. Tempo fa effettuavano richiami pianificati della durata di 20 giorni nei turni e quindi con tale impostazione il livello di risposta era un po’ più alto.
Gli stessi, quasi sempre “maturavano” il diritto al sussidio di disoccupazione, cosa ad oggi assolutamente impensabile, ed il TFR incluso nella busta paga al termine del “richiamo” di 20 giorni.
Oggi vengono chiamati per 1 giorno, a volte 2.

Vengono chiamati da oggi per l’indomani, senza tener conto della vita privata e di eventuali esigenze familiari.
Sono i nuovi “schiavi” moderni, quelli del tempo del caporalato per intenderci, quando si andava nelle piazze per tentare di lavorare “alla giornata”.

Per essere operativi e quindi idonei da un punto di vista salutare, come i vigili del fuoco permanenti devono giustamente essere sottoposti a visita medica, nel caso della Liguria si recano a Genova a proprie spese, e senza che il tempo che dedicano alla causa gli venga riconosciuto in alcun modo.
Senza la visita di idoneità perdono il diritto al misero richiamo.
Quasi sempre vengono richiamati per sostituire il personale permanente e mai in aggiunta a questi.
Hanno stessi doveri dei permanenti, ma diritti e paghe inferiori e tutele praticamente assenti. 

Spesso ai precari vengono assegnati Dpi di vecchia forgia non più in uso nella componente fissa.
Con la presente auspichiamo che chi di dovere metta fine a questa mattanza lavorativa, da paese sottosviluppato. 

L’O.S. scrivente denucia da tempo e con forza tale pericolosa gestione fallimentare e disfattista dei diritti elementari del lavoro e da vario tempo, ed in varie forme combatte ogni forma di precariato, ancor più se sostentato da quello stato che indegnamente con tali azioni riveste l’incarico di promuovere il lavoro, elemento cardine della nostra società e principio su cui si fonda la nostra carta costituzionale all’articolo 1,4,35,36,37,38. 

Si invita chi di dovere a rileggerli…!!!! 

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