Necessità

Infrastrutture, Pastorino (Linea Condivisa): “Savona isolata. Necessario sommettere su ferrovie”

“Crediamo nel potenziamento del Parco Merci Doria, della linea Altare-Torino e della Cairo-Alessandria"

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Foto d'archivio

Savona. “Oggi Savona è una città isolata: le pessime condizioni dell’autostrada da e per Genova, unite a una ferrovia sottodimensionata e talvolta sottoutilizzata, ritraggono uno scenario preoccupante. È necessario progettare il futuro infrastrutturale della città scommettendo convintamente sul trasporto ferroviario: saremo in campo con due proposte concrete, che certamente hanno un costo ma che guardano al lungo periodo e, non dimentichiamolo, alla tutela ambientale di un territorio che ha già pagato moltissimo”.

Lo ha dichiarato il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino, a margine di una odierna visita sotto la torretta per una serie di sopralluoghi con cui fotografare le criticità del trasporto locale.

“Ci uniamo a chi, come il Gruppo di Noi per Savona, in tutti questi anni, si è battuto per un trasporto a misura di cittadino, che da un lato contenga l’utilizzo dei mezzi privati e dall’altro assicuri collegamenti affidabili con il Piemonte, il levante e il ponente. La prima risposta a tutte queste carenze non può che essere una: il potenziamento delle ferrovie. Le nostre proposte riguardano anzitutto le due linee di collegamento con il nordovest”.

“Anzitutto la linea Altare-Torino, di cui ci siamo già occupati in commissione regionale trasporti: qui esiste già il sedime per il raddoppio del binario, ed esiste già un progetto realizzabile. Certamente si tratta di un’operazione onerosa, per cui sarebbe indispensabile il coinvolgimento del governo; ma non è fantascienza. Peraltro così si potrebbe ipotizzare una stazione anche a Millesimo, attualmente priva di collegamenti ferroviari”.

“E poi c’è la linea Cairo-Alessandria: un tracciato di 100 chilometri, per il quale non è realistico immaginare un raddoppio, ma si può puntare a un suo maggiore utilizzo tramite un collegamento strutturale con la piattaforma di Vado”.

“Sul fronte merci c’è da ridiscutere anche il Parco Doria che, con i suoi 21 binari, è uno dei più estesi della Liguria. Inspiegabilmente, però, oggi sono utilizzati solamente 8 binari: scelte politiche errate che sono andate confermandosi nel tempo, e di cui oggi sentiamo gli effetti pesantissimi. Se fosse ripristinata la piena funzionalità, il 20% delle merci da Savona potrebbe viaggiare su ferro, con la possibilità di convogliare treni da 750 metri. E abbattendo drasticamente il trasporto su gomma”, ha concluso.

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