Finale Ligure. Un flash mob accompagnato dalle note di pianoforte di Alberto Luppi Musso e poi palloncini verso il cielo in ricordo di Janira, la ragazza pietrese uccisa dal suo fidanzato alla quale è stata dedicata una panchina in piazza Vittorio Emanuele, ma anche a tutte le donne vittime di femminicidio.
Si è svolta nel pomeriggio di ieri l’iniziativa “filiEabbracci, intrecci urbani” promossa dall’associazione Zerovolume di Villanova d’Albenga e Cairo Montenotte, con il patrocinio del comune di Finale Ligure.
Un pomeriggio davvero intenso, emozionante e coinvolgente, dove l’amore incondizionato e l’apertura agli altri sono state le note che sono vibrate all’unisono nel cuore di chi ha partecipato. Tra abbracci gratis, giochi di intrecci in cui le persone guardandosi negli occhi hanno riconosciuto la bellezza dell’altro, riconoscendosi tutti connessi nella stessa bellezza.
Protagonisti anche i genitori di Janira, con un ballo speciale dedicato alla figlia: la mamma, seduta sulla panchina dedicata alla figlia, ha ricevuto dal marito a un ramo di mimosa, quale gesto di tenerezza e amore.
E poi tanti bambini e giovani: balli, canti, e, naturalmente, abbracci collettivi in clima di feste e amore.
“L’abbraccio è forse la massima rappresentazione d’affetto che conosciamo – hanno ribadito gli organizzatori -. A seconda del momento, e del luogo, è capace di manifestare tutto senza il bisogno di dire niente. Il suo potere va oltre il silenzio e raggiunge e raggiunge una moltitudine di emozioni, molte di esse normalmente nascoste. Abbracciarsi è la fusione tra due o più soggetti e la sua forza è irrefrenabile. Significa sentirsi l’uno con l’altro, emozionarsi, gioire, allontanare i dolori… I corpi si uniscono, le ossa scricchiolano e i muscoli si rilassano. Dal punto di vista dell’affetto, è una dichiarazione chiara e confortante. E’ amore, in ogni sua forma. L’abbraccio è un ombrello gigante che ospita ogni tipo di relazione. La sua essenza può essere trovata in ogni ambito della vita. Una delle sue principali funzioni è l’empatia. A volte, le parole si perdono senza provocare nessun effetto. Davanti a un discorso vuoto, un abbraccio è una bomba che esplode nei sentimenti. Con un abbraccio, l’amore e il dolore si condividono con più entusiasmo e impegno”.
Durante l’abbraccio collettivo, inoltre, sono stati esposti i lavori (manifesti e loghi) realizzati dagli allievi di 3G sezione grafici dell’ IPSIA di Finale Ligure per la successiva scelta del logo filiEabbracci 2020.