Lettera al direttore

Lettera

Faggi di benevento, la fine di un mito

"Erano 6 e si trovavano non molto lontano da Mallare: oggi sono quasi completamente sgretolati"

I faggi di Benevento che si trovavano non molto lontano da Mallare e raggiungibili, naturalmente a piedi e non non con fuori strada, partendo dalle Rocche Bianche e raggiungendo “La colla di S. Giacomo”, dalla quale si puo’ scendere a Mallare se si va a destra, oppure il colle del Mellonio o Finale se si va a sinistra, mentre se si prosegue dritti si arriva ai faggi.

I faggi erano secolari ed enormi, il piu’ grande di loro aveva una circonferenza che ci volevano 5 uomini uniti con le mani per abbracciarlo. Erano 6 e facevano parte del patrimonio forestale nazionale. Perche’ ho parlato al passato, perche’ purtroppo sono tutti seccati e si sono sgretolati negli ultimi 6/7 anni.

Io ho assistito sin dal primo a questa loro misera fine. Erano molto visitati anche da intere scolaresche , che generalmente salivano da Mallare. Un giorno, appena arrivato ai faggi quando ancora erano in vita e mi ero appena seduto per fare uno spuntino, arrivarono una cinquantina di ragazzini sui 12/13 anni accompagnati da alcuni adulti . Facemmo subito amicizia e mi assunsero come loro fotografo e lasciandomi diverse macchine fotografiche e cellulari, mi misi a scattare numerose foto a questo enorme gruppo che si era posizionato all’inizio della fila dei faggi, e dopo essersi fermati con me per circa 10 minuti e dopo una lunga serie di strette di mano, ripresero il cammino verso ” La Colla di S. Giacomo”.

Ho detto che i faggi erano in fila, in effetti era tutti in riga perpendicolari al al sentiero che passava sopra di loro. Ho detto che non ci sono piu’ i faggi secolari ma al loro posto, proprio al centro del vecchio albero , sono nati e gia’ cresciuti due faggi per ogni faggio morto, e sono gia’ belli grossi e alti e penso che in pochi decenni, chi li potra’ vedere, saranno enormi come i loro padri.

Perche’ vengono grossi solo quei pochi e gli altri intorno sono normali ? Questa che vi dico e’ una teoria mia, mi sono accorto in una delle tante visite invernali e primaverili, che a monte di questi faggi veniva giu’ un piccolo ruscello che a circa 30/40 metri da loro spariva nel suolo e faceva un percorso sotterraneo che , essendo perfettamente in linea con i faggi, praticamente questo corso d’ acqua gli passava sotto tenendo le radici quasi sempre all’ umido. Naturalmente, come ho detto, e’ una mia teoria.

Circa 4/5 anni fa andai ai faggi dopo un lungo periodo di pioggia temporalesca e , evidentemente nella zona dei faggi, con molto vento e bombe d’ acqua, perche’ trovai una frana di pietre che arrivava fino al sentiero e gli ultimi due faggi giovani della fila erano crollati e spezzati in due.

L’ unica cosa che ho potuto fare, oltre a dispiacermi un po’ , e’ stato quello di andarmi a sedere sul loro fusto r mangiarmi in tutta tranquillita’ due tramezzini. Quindi, purtroppo , non troveremo piu i faggi secolari dal fusto enorme diventati molto famosi, ma i loro figli che stanno promettendo bene per il futuro. Grazie per chi e’ riuscito ad arrivare fin qui con la lettura .

P.S. Mi sto allenando per fare ancora una volta una visita ai faggi per verificare com’e’ ora la situazione.

Claudio Dagnino

Più informazioni

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.