Loano. “Premesso che temi come la sicurezza e l’ordine pubblico sono bisogni primari che nessuna forza politica ed amministrativa può permettersi di trascurare e che gli stessi necessitano, per dovere, di mantenete sempre alto il livello della vigilanza, è però altrettanto ed inequivocabilmente incontrovertibile che istituzionalmente le Forze dell’Ordine, all’uopo delegate, hanno sempre garantito al nostro Paese un servizio tra i più eccellenti; affermando, tutelando e diffondendo i valori più veri della nostra Costituzione: la Democrazia e la Libertà”. Esordiscono così, in un’interrogazione consiliare, Paolo Gervasi e Roberto Franco, componenti della minoranza loanese.
“Ora in un contesto nazionale dove i fenomeni d’ignoranza e di idiozia, sono in costante aumento e campeggiano pericolosamente su ogni mezzo d’informazione; disconoscendo gli stermini razziali perpetrati, individuando immediatamente l’untore in una preoccupante epidemia planetaria, trovando in ogni diversa espressioni di culto un inno al satanismo, ci troviamo anche a Loano a doverci occupare di novelli sceriffi che, strumentalmente spaventati di tutto quello che è diverso o meglio non capiscono, tentano di accreditarsi agli occhi della pubblica opinione come i garanti della quiete pubblica di un tranquillo quartiere cittadino, oberato da ben altri problemi. Insinuando, additandola, la pericolosità di un Kebab, luogo in cui generalmente si confeziona banalmente “carne alla brace”, come fulcro di un intrigo terroristico internazionale o, ancor peggio, richiamando agli scudi di un becero femminismo l’attenzione sull’abitudine mussulmana di tenere diviso l’accesso in Moschea tra uomini e donne; recando un danno ed una offesa a tutto il nostro apparato accademico che con molta fatica e moltissimo garbo, senza la necessità di nessuna crociata, sta lavorando nelle aule scolastiche all’integrazione di popoli con usi e costumi secolarmente diversi”, continuano Gervasi e Franco.
I due componenti di minoranza concludono: “Quest’ultimo fenomeno, qui se non altro palese la matrice, che segue a Loano altri rozzi ed anonimi episodi perpetrati ai danni della nostra collettività cinese ed allo sfregio all’effige di San Francesco, ci costringerebbe ad una richiesta più profonda ed ampia, con conseguente discussione in Sede Consiliare. Purtroppo l’attuale Maggioranza imbarcatasi ad inizio mandato su un barcone a totale conduzione “forzista” si trova oggi, a seguito degli innumerevoli cambi di casacca, in una situazione d’assoluta confusione che rende impossibile ogni più logica soluzione di dialogo, essendo le molteplici forze partitiche principalmente impegnate alla ricerca di un porto sicuro; atto a garantire a tutti gli attori in campo una perfetta e sicura equazione elettiva tra comunali e regionali. Ci troviamo pertanto Egregio Signor Sindaco, riconosciuta la Sua comprovata opinione a favore dei valori della Resistenza ed a difesa di ogni espressione di razza e di culto, nella doverosa necessità d’interrogarLa personalmente per chiederLe se non ritenga necessario, alla luce di quanto da noi espresso, informare la locale sezione della lega che il rischio che si corre nel difondere inquietudine tra il popolo è severamente sancito dal Codice Penale, articolo 658, come “procurato allarme”.