Savona. “Copertura totale delle somme urgenze spese dai sindaci durante l’emergenza e importanti interventi approvati dal Mit, tra cui la superstrada Savona-Vado Ligure (17 milioni), il casello di Bossarino sempre a Vado (40 milioni) e il potenziamento di A10 e A6 (90 milioni)”.
Sono queste le buone nuove portate “in dote” dal presidente di Regione Liguria Giovanni Toti che, al termine dell’incontro con prefetto, parlamentarli, sindaci, sindacati e associazioni di categoria del territorio, avvenuto in Provincia, si è concesso alle domande dei cronisti presenti.
Ovviamente il tema è stato quello dei danni prodotti dall’ondata di maltempo che ha investito a più riprese, con violenza inaudita, la Regione e su cui era incentrato anche il tavolo provinciale.
“È stato un bel confronto con sindaci e parti sociali di questo territorio colpito in autunno da una potentissima ondata di maltempo, la più dura in era recente per la Liguria, che sconta anche un deficit infrastrutturale che viene da molto lontano e che il maltempo ha solo aggravato”, ha esordito Toti.
“Abbiamo portato alcune buone notizie, come la copertura totale delle somme urgenze spese dai sindaci in quelle settimane difficili. E abbiamo illustrato quali opere abbiamo chiesto al Ministero delle Infrastrutture di mettere tra ‘le priorità delle priorità’: alcune fanno già parte del bando per il rinnovo delle concessioni autostradali pubblicato dal Mit. Ci auguriamo possano vedere almeno un abbozzo di progettualità e tempistica nel giro di poco tempo”.
Nel corso del pomeriggio, riguardo l’apertura del terminal, in conclusione della riunione a Palazzo San Giorgio a Genova con i rappresentanti degli autotrasportatori e dei terminalisti Toti ha aggiunto: “La possibilità di apertura anticipata dei terminal è uno dei temi sul tavolo, da affrontare in accordo con Autorità Portuale e ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Il piano potrebbe essere sostenuto in parte dai fondi destinati all’autotrasporto per le corse aggiuntive e in parte grazie ad un contributo di Aspi: questa è stata la nostra richiesta al Mit, affinchè Aspi, in virtù dei danni che sta provocando, intervenga sostenendo questa transizione verso una nuova organizzazione del lavoro e quindi come indennizzo ai terminalisti. Su questo punto, il tavolo tecnico valuterà i benefici di questa ipotesi e Autorità Portuale fornirà un riscontro tecnico entro un mese”.
Tornando a Savona, invece, Toti ha aggiunto: “Credo che giornate come questa diano forza al territorio per esprimere la necessità colmare in tempi adeguati un gap infrastrutturale che risale a molti anni fa. Certamente bisogna tener presente che stiamo parlando di investimenti di molti miliardi euro e di progetti complessi ma credo sia maturata una consapevolezza nuova e diversa circa l’esigenza di mettere la questione ligure, e nello specifico del ponente, all’agenda del governo”.
“Su altre opere, invece, c’è ancora bisogno di spingere con unione e determinazione e senza divisioni: penso al raddoppio ferroviario a Ponente, al potenziamento della Savona-Torino e della Savona-Alessandria e alla realizzazione dell’Albenga-Carcare-Predosa, molto richiesta da tutto il territorio savonese, ma sulla quale non vogliamo creare illusioni visti i costi (circa 10 miliardi di euro). Credo si possa fare un ragionamento su una strada a pedaggio, su cui Regione può essere in qualche modo coinvolta e anche protagonista, insieme magari ad alcune concessionarie già presenti sul territorio o altre che possono essere interessate”.
“Il gap infrastrutturale, comunque, è pesante. Ora è arrivato il momento di uscire dall’ottica dell’emergenza per entrare in quella della prevenzione e della lungimiranza. E la Provincia di Savona non fa eccezione, anzi ne è un esempio. Va innescato, insomma un cambio culturale verso una politica di riduzione del danno per il bene del Paese, della Liguria e di questa Provincia”, ha concluso Toti.
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