Faccia a faccia

Velox di Toirano, in sala consiliare l’incontro pubblico convocato dal sindaco: “Pronti ad ascoltare i cittadini”

L'assemblea si terrà mercoledì 22 gennaio alle ore 21

Velox Toirano Provinciale

Toirano. E’ in programma domani, mercoledì 22 gennaio, alle 21 nella sala consiliare “Pietro Arnaldi” di via G.B. Parodi l’incontro pubblico sulla “questione autovelox” convocato dall’amministrazione comunale del sindaco Giuseppe De Fezza.

Dopo settimane di polemiche, scontri dialettici tra il gruppo di maggioranza e quello di minoranza guidato dal capogruppo Roberto Bianco e con tanti cittadini ormai sul piede di guerra e pronti a dar vita ad una sorta di “class action” contro le centinaia di sanzioni recapitate a quei guidatori che non hanno rispettato il limite di velocità, il primo cittadino toiranese ha deciso di convocare un’assemblea pubblica per “dare voce ai cittadini ed ai consiglieri comunali di minoranza in un confronto orizzontale”.

Quella di domani sera, dunque, vuole essere “una tavola rotonda che consenta alla maggioranza di illustrare alla cittadinanza il piano di messa in sicurezza della viabilità, di ricevere le opinioni del pubblico e di migliorare eventuali criticità registrate, e non un consiglio comunale dove si assisterebbe ad una diatriba tra maggioranza e opposizione”. Quella del consiglio comunale aperto era la richiesta iniziale del capogruppo di “Non solo centro” Roberto Bianco, che nelle ultime settimane si è fatto portavoce di una notevole quantità di perplessità tecniche e della rabbia dei toiranesi (e non) che sono stati colti a viaggiare oltre il limite di velocità dei 50 chilometri orari.

Secondo alcune stime, ai primi di gennaio il numero di verbali (e quindi di sanzioni) prodotti dal nuovo autovelox che dallo scorso mese di novembre rileva il traffico sulla corsia mare-monte della Sp60 a Toirano avrebbe toccato la considerevole quota di un migliaio. Alcuni automobilisti particolarmente indisciplinati ne avrebbero ricevuti addirittura una sessantina ciascuna.

“Limitare la velocità va benissimo – è il pensiero di tanti toiranesi e automobilisti che, ogni giorno, percorrono la provinciale – ma questo è solo un modo per fare cassa. Con una media di 80/85 euro a verbale (ma in alcuni casi la cifra è anche superiore) finora il velox ha già portato un incasso di circa 80/85mila euro. Imporre i 50 chilometri orari è eccessivo e lo conferma il fatto che la maggior parte delle sanzioni è per eccessi di velocità di 51 chilometri orari (per una velocità reale di 56 chilometri orari, al netto della tolleranza del 10 per cento) e non di 60 o 70 chilometri orari. I verbali sono così tanti che anche l’ufficio postale è in difficoltà”.

Secondo alcuni toiranesi, dunque, il vero problema non sarebbe tanto nel velox in sé, quanto nell’imposizione di un limite troppo ridotto alla luce delle caratteristiche della strada. Ma non solo: “L’autovelox rileva la velocità sulla corsia mare-monte, ma per questioni di spazio è posizionato sul lato opposto. La sua presenza è segnalata soltanto da due cartelli, uno posizionato sulla corsia mare-monte prima dell’ingresso del paese e l’altro sotto lo stesso apparecchio; quest’ultimo, chiaramente, è del tutto invisibile. Gli stessi cartelli, tra l’altro, sono troppo piccoli per essere ben visibili dai conducenti dei mezzi”. Va, però, specificato che per ogni tipologia di strada e di velocità, i cartelli devono avere dimensioni prestabilite: nel caso specifico, le dimensioni sono ‘piccole’ perché calibrate in modo da far sì che possano essere lette dai pedoni, non dagli automobilisti.

Roberto Bianco si è rivolto ad un legale secondo il quale, in riferimento al procedimento di installazione del velox, sussistono difformi rispetto a quanto previsto dal decreto autorizzativo prefettizio del 2012, alla convenzione tra la Provincia di Savona e la polizia stradale di Imperia (a cui fa capo la gestione delle sanzioni) e ad una pronuncia dei giudici del tribunale di Savona dello scorso giugno. Senza contare che il posizionamento di un velox sulla corsia opposta a quella oggetto di monitoraggio deve essere espressamente autorizzato: al momento pare che tale documento non sia stato prodotto. E restano validi anche per il legale le osservazioni dei toiranesi circa il posizionamento e la visibilità dell’apparecchio.

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