Lettera al direttore

Politica

Savona e mobilità

di Danilo Bruno

palazzo sisto

Vogliamo parlare di mobilità a Savona?

In queste ore si sta assistendo ad un dibattito cittadino sul piano del traffico di cui non si capiscono bene i nessi e la stessa origine.

Se si è capito bene a Savona vi sarebbero due piani del traffico:
a) uno predisposto dal vicesindaco Arecco,che prevederebbe larghe zone pedonali e che ,a stare a notizie di stampa, sarebbe stato predisposto in modo che “esperti” possano intervenire in futuro e dare un loro contributo. Qui sorge una domanda ma quali esperti dovrebbero intervenire se il piano non parrebbe aver ricevuto un necessario supporto scientifico???
b) uno sostenuto dalla Sindaca e affidato alla sede savonese dell’Università di Genova,che,a stare a notizie di stampa, però parrebbe essere allo stato attuale solo una sorta di software per la gestione dei flussi.

A questo punto la città di Savona cosa dovrebbe fare? Aspettare che un piano della mobilità appaia per miracolo???

Noi Verdi crediamo che in primo luogo il piano savonese debba avere un respiro comprensoriale ovvero esso tenga conto e soprattutto interagisca con le scelte dei comuni vicini da Bergeggi ad Albisola Superiore nell’ottica generale di quello che era un grande strumento urbanistico come il PRIS (Piano regolatore intercomunale savonese),che investiva tutta l’area intercomunale in una logica di integrazione delle risorse e dei servizi.Infatti i flussi di traffico savonesi vengono da fuori città e dipendono fortemente dalle scelte dei comuni vicini (es.se Albisola Superiore decidesse di impedire il passaggio dei camion e sarebbe una scelta comprensibile cosa farebbe Savona?).

In secondo luogo il piano dovrebbe puntare alla netta riduzione dell’inquinamento atmosferico evidenziando i dati rilevati da ARPAL e favorendo una mobilità che passi dalla gomma al ferro e ai mezzi pubblici.

Qui si innesta il terzo punto di un possibile piano,che dovrebbe favorire una mobilità basata si mezzi pubblici,su parcheggi di interscambio,zone destinate alla sosta dei residenti e soprattutto una nuova versione di TPL,che potrebbe assumere la gestione dei parcheggi e dell’intera mobilità divenendo in tal senso lo strumento operativo dei comuni senza escludere la possibilità di fasce orarie gratuite, di un utilizzo della linea ferroviaria anche a scopo urbano,…

A questo punto crediamo di aver delineato alcune possibili idee per un piano della mobilità da dare agli esperti per l’elaborazione tecnica. Ora solleviamo solo una richiesta:
perche’ la Sindaca e l’intera Giunta non se ne vanno in modo che Savona non debba piu’ subire il disastro di governo di una destra inesistente politicamente?

Danilo Bruno

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