Liguria. Nove i candidati in lizza, ma nessun bookmaker oserebbe attribuire ad Alice Salvatore la stessa quota degli altri nomi. La capogruppo uscente del Movimento 5 Stelle in Regione punta chiaramente ad essere per la seconda volta candidata presidente contro Giovanni Toti, ma prima dovrà passare dal voto su Rousseau, la piattaforma online dove gli iscritti potranno indicare la loro preferenza lunedì 20 gennaio dalle 10 alle 19. Oggi, intanto, nel centro di Genova sette dei contendenti si sono presentati al pubblico in un incontro coordinato dal deputato ligure Marco Rizzone.
Il verdetto, però, sarà tutt’altro che l’ultima parola. Il regolamento delle Regionarie, infatti, parla chiaro. E dice testualmente che “rimane facoltà del capo politico fino all’atto del deposito delle liste proporre eventuali alleanze sotto la sua diretta supervisione, anche prevedendo una diversa proposta di candidatura alla carica di presidente”. Proposta che “sarà sottoposta agli iscritti con una votazione online sulla piattaforma Rousseau a livello regionale”, come accaduto in Umbria. Nel caso, il candidato presidente scelto dagli iscritti “rimane comunque candidato capolista nelle circoscrizione in cui risiede”.
Lo spartiacque sarà il 26 gennaio, quando gli emiliani saranno chiamati alle urne. Dopo quel risultato saranno sciolti tutti i nodi e finalmente si saprà se centrosinistra e cinque stelle in Liguria si presenteranno all’appuntamento con un candidato comune o meno. E qualora la trattativa andasse a buon fine, come suggeriscono in questi giorni le voci romane, Alice Salvatore (o chi per lei) potrebbe anche decidere di ritirarsi senza nemmeno partecipare alle elezioni per il consiglio regionale. Una scelta che parrebbe logica, visto che finora la capogruppo ha sempre chiuso la porta al matrimonio col Pd trincerandosi dietro alla “linea ufficiale”. Che nel frattempo potrebbe essere cambiata.
A contenderle la candidatura, comunque, sarà una rosa piuttosto variegata. Dall’ex militare della Guerra del Golfo al medico impegnato a costruire una missione umanitaria in Madagascar, dall’avvocato consulente delle banche per i crediti deteriorati all’agente immobiliare, fino al tecnico informatico del Comune di Savona. Nel frattempo si sono ritirati il consigliere regionale Fabio Tosi (si è autodenunciato per un errore nella presentazione dei documenti) e l’ufficiale della Marina Andrea Sebastian Pesce per motivi personali
Il 20 gennaio sulla piattaforma Rousseau sarà dichiarato ‘vincitore’ solo chi arriverà al 50% più uno dei voti, in caso contrario si andrà al ballottaggio tra i due più votati. L’unica cosa certa è che il vincitore delle ‘regionarie’ del M5S sarà automaticamente candidato consigliere regionale. Assenti per motivi di lavoro alla presentazione il medico Andrea Weiss, impegnato a Bologna per costruire una missione umanitaria in Madagascar, e l’agente immobiliare di Bonassola Gabriele Chiono.
In sala sette candidati: oltre ad Alice Salvatore, l’ex candidata alle Europee e già consigliere comunale a Ventimiglia Silvia Malivindi, l’imprenditore di start up ed ex capogruppo in Consiglio comunale a Genova nel quinquennio 2012-2017 Andrea Boccaccio, il medico del Galliera Mario Maturanza, l’avvocato civilista Raffaele Rizzo consulente di istituti di credito per i non performing loans, l’attivista genovese, lavoratore navalmeccanico e per tre anni impegnato nella Guerra del Golfo Oscar Giacomo Felice Lapina, e l’informatico del Comune di Savona Rodolfo Sanna.
La presentazione è stata seguita da una cinquantina di persone presenti nella sala del Bi.Bi Service di Genova, tra cui i parlamentari Sergio Battelli, Mattia Crucioli, Simone Valente e dal consigliere regionale Marco De Ferrari, e da una trentina di persone collegate online sul canale YouTube del movimento.