Luce in fondo al tunnel

Pietra Ligure, la storia di Adelina: “Schiava della fibromialgia, rinata grazie a un’associazione artigianale”

La sindrome, diagnosticata dopo 17 anni di esami, le ha portato via il lavoro, ma non la voglia di risollevarsi

Pietra Ligure. Quella della pietrese Adelina Mazzei, moglie e madre, può sembrare una storia come tante. Trentasette anni, una famiglia, e un lavoro come parrucchiera per qualche ora al giorno, giusto quelle necessarie che le permette il suo fisico. Perchè Adelina è affetta da fibromialgia, una sindrome cronica invalidante, il cui sintomo principale è rappresentato da dolori forti e diffusi all’apparato muscolo-scheletrico.

La sua condizione fisica la debilita ormai da anni: “E’ iniziato tutto quando avevo 17 anni. Ma nessun esame ha evidenziato la mia sindrome, riconosciuta e diagnosticata solo tre anni fa“.

“Molti pensavano addirittura fosse un problema nella mia testa” confessa Adelina, che una cura per la sua sindrome non può seguirla – non essendo ancora stata sperimentata a livello scientifico –  a eccezione di alcuni antinfiammatori e antidepressivi, che la possono aiutare nella quotidianità, ma non a guarire. “Si tratta di una sindrome, la mia, che non è nemmeno riconosciuta come invalidante dallo Stato” aggiunge la trentasettenne pietrese, che ha dovuto reinventarsi per andare avanti e svolgere anche il suo ruolo di madre.

Tuttavia, da un anno a questa parte, Adelina è venuta a conoscenza di un’associazione di Loano dal nome “Artigianalmente”, che si occupa dal 2011 della promozione dell’artigianato nel territorio savonese, con l’organizzazione di banchetti espositivi di prodotti handmade. “Qui finalmente ho trovato l’entusiasmo e le energie psicologiche necessarie per risollevarmi dalla mia condizione di torpore e rimettermi in gioco nonostante la fibromialgia – confessa Adelina – Mi dedico principalmente alla creazione di bambole in gomma crepla e sono circondata di affetto e stima delle persone che fanno parte dell’associazione: insieme organizziamo progetti e collaborazioni come il prossimo Open Day di presentazione dei corsi di artigianato artistico e creativo a Pietra Ligure”.

Una vita normale Adelina al momento non può averla, ma la sua forza e il suo ottimismo dimostrano come l’arte e l’artigianato “possano limitare i problemi della mia sindrome, di cui si parla sempre poco, che può essere combattuta non soltanto con antidepressivi – che io ho rifiutato fin da subito per via delle energie che mi sarebbero poi mancate – ma con attività benefiche per la mente e il corpo, come la creatività”.

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