Avanguardia

Operazione al cuore con l’ipnosi al posto dell’anestesia: “prima volta” all’ospedale San Paolo di Savona

E' stata utilizzata a scopo analgesico nella sala di elettrofisiologia, in un intervento di ablazione della fibrillazione atriale

sala operatoria generica
Foto d'archivio

Savona. Nella sala di Elettrofisiologia dell’Ospedale San Paolo di Savona è stato effettuato il primo intervento di ablazione della fibrillazione atriale con l’utilizzo dell’ipnosi a scopo analgesico. L’ablazione della fibrillazione atriale è un intervento all’avanguardia nel campo della cardiologia interventistica che consente di curare gli episodi di aritmia e consiste nell’effettuare, attraverso il cateterismo cardiaco partendo dalle vene femorali, la deconnessione elettrica delle vene polmonari all’interno dell’atrio sinistro del cuore mediante l’utilizzo di energia a radiofrequenza determinando una modificazione stabile delle caratteristiche elettriche del cuore.

L’intervento di ablazione della fibrillazione atriale necessita di tempi procedurali che possono superare anche le tre ore ed è necessaria generalmente una politerapia farmacologica locale e sistemica a scopo anagesico e anestetico per poter sopportare l’intervento.

Questa pratica, ormai, per l’Ospedale San Paolo di Savona è diventata un intervento routinario nel reparto di Cardiologia diretto dal dottor Pietro Bellone. La sala di Elettrofisiologia, spiegano dal San Paolo, è attiva da ormai cinque anni e diretta dal dottor Francesco Pentimalli, affiancato dal dottor Luca Bacino. Inoltre da pochissime settimane hanno in aiuto anche  due nuovi giovani colleghi aritmologi che hanno da poco completato la specializzazione di elettrofisiologia all’Ospedale di Pavia: il dott. Matteo Astuti e il dott. Stefano Cornara.

“Grazie all’ipnosi durante l’intervento è possibile ridurre drasticamente l’utilizzo di farmaci anestetici e analgesici e rendere la procedura ancor più tollerata. L’ipnosi clinica, è ancora oggi poco conosciuta e poco applicata in campo medico e in particolar modo durante le procedure interventistiche cardiologiche a scopo analgesico, ma le sue potenzialità sono straordinarie, in quanto si può ridurre al minimo l’utilizzo dei convenzionali farmaci e inoltre la procedura è resa molto più tollerabile. L’ipnosi in elettrofisiologia è senza dubbio una novità a livello internazionale e il suo utilizzo sempre più estensivo potrà migliorare drasticamente il lavoro quotidiano del cardiologo interventista”, ha spiegato il dottor Luca Bacino.

Il dott. Bacino ha introdotto a Savona l’utilizzo dell’ipnosi nella pratica clinica, grazie alla collaborazione con il centro di Aritmologia dell’Ospedale Cardinal Massaia di Asti diretto dal dott. Marco Scalione e dopo aver frequentato la prestigiosa scuola italiana di ipnosi CIICS (Centro Italiano di Ipnosi Clinico Sperimentale) di Torino.

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