Lettera al direttore

Lettera

La telenovela del simulatore di traffico dell’area savonese: atto 2. La storia si ripete!

di Paolo Forzano

Paolo Forzano

La telenovela del simulatore di traffico dell’area savonese: atto 2. La storia si ripete!

La Prof.ssa Simona Sacone dice di aver già approntato un modello di simulazione del traffico della città di Savona, cui mancano solo i dati aggiornati.

Prendo atto, ma ricordo che la Prof. Sacone nell’aprile 2014 ha consegnato uno studio commissionatole dall’Assessore Regionale Paita, e presentato a Savona in sala Rossa il 23 settembre 2014.
La presentazione dello studio Dibris in sala Rossa il 23 settembre 2014, fu’ effettuata dall’ing. Bersani. L’ing. Saccone non si è assunta la responsabilità di presentarlo in prima persona, conscia forse delle lacune, che io esposi successivamente, e che allego.

“Studio ed Analisi dei flussi di traffico che interessano il nodo viario savonese: valutazioni relative alla realizzazione di nuovi interventi infrastrutturali della rete stradale:

Responsabile scientifico: Prof.ssa Simona Sacone
DIBRIS
Dipartimento di Informatica, Bioingegneria, Robotica ed Ingegneria dei Sistemi
Università degli studi di Genova, Campus di Savona

Studio pagato nel 2014, simulatore delle vie della città di Savona fatto nel 2014, ancora valido in quanto nessuna modifica viaria è stata realizzata, ad eccezione del varco Maersk, che però può essere incorporato nel varco adiacente del porto di Vado.

2020. Basta utilizzare il simulatore già predisposto nel 2014 e farlo “girare” con i dati aggiornati.

Sono stati messi a disposizione da parte dall’Unione Industriali 10.000 euro per aggiornare la situazione. Ora il simulatore c’è, già pagato nel 2014 dalla Regione Liguria, mancano “solo” i soliti dati, almeno parte di essi.

La Prof.ssa Simona Sacone si lamenta: nessuno ci ha aiutati! Il dott. Berta, Direttore dell’Unione Industriali auspica che sia l’ente porto a fornire i dati dei traffici portuali.

Quello che mi chiedo è: servono 10.000 euro per far “girare” un simulatore già predisposto con dati sostanzialmente già esistenti ad eccezione dei dati di traffico aggiornati verso il porto di Savona o previsti verso il porto di Vado?

—————-> Da ricordare:

1) Giovedì 27 Giugno 2013

INFRASTRUTTURE, CASELLO ALBAMARE, ASSESSORE PAITA: “UNIVERSITÀ DI SAVONA EFFETTUERÀ STUDIO SU EFFICACIA DEL CASELLO”

“Sarà l’Università di Savona e nello specifico la facoltà di Ingegneria, a effettuare a breve uno studio sull’efficacia e la potenzialità del casello autostradale completo di Albamare”.

Lo ha detto oggi a chiare lettere l’assessore alle infrastrutture della Regione Liguria, Raffaella Paita, rispondendo così alle polemiche degli ultimi giorni circa la mancata indicazione del casello, da parte della Regione, tra i progetti che dovevano essere valutati nello studio di fattibilità, affidato a Infrastrutture Liguria, per il miglioramento dell’Aurelia bis.

“Per evitare inutili allarmismi – ha sottolineato Paita – e la diffusione di informazioni contrastanti vorrei sottolineare che nello studio che la facoltà di Ingegneria dovrà svolgere si intende richiedere la comparazione tra tutte le varie soluzioni viabilistiche possibili, sia relativamente alla realizzazione del nuovo casello che a eventuali soluzioni alternative, fermo restando ovviamente il lotto dell’Aurelia bis in corso di realizzazione.

E dopo lo studio potremo assumere tutte le decisioni più idononee.

2) 2014 02 11 Paolo Forzano:

Abbiamo più volte ripetuto che “progettare soluzioni viarie” senza basarsi su dati di traffico, può anche portare a buone soluzioni, ma tipicamente i “dati” sono di primaria importanza.

Basta che il progettista capisca bene il problema? Basta che il progettista sappia e voglia risolverlo in modo adeguato? Delle volte no! E’ il caso in cui la politica ci mette lo zampino.

E’ il caso dell’Aurelia bis. In passato abbiamo criticato la scarsa funzionalità futura di un progetto nato male e con uno sviluppo in peggioramento costante. Il tracciato di base dell’Aurelia bis è stato scelto tra tre opzioni fornite dalla società Bonifica, la quale suggeriva il tracciato “basso” (in Albisola adiacente a ferrovia ed autostrada, ingresso in Savona attraverso la galleria Cadimora, via Falletti, e poi verso via vittime di Brescia).

La politica ha scelto il tracciato tecnicamente meno efficace ovvero il tracciato alto: capo Torre- Carabigi-Luceto-Margonara-Miramare-corso Ricci nord. Già questo tracciato era privo di un completamento a ponente di corso Ricci. Ma cosa importante non teneva conto che a Savona il “traffico” vuole andare nel triangolo ospedale-porto-centro, quindi non serviva una funzione tangenziale, ma una agevolazione ad andare dove il traffico desidera. Tornando ad Albisola si è abolito il tratto Luceto-Carabigi-capo Torre e quindi soppressa la parte più importante che recepiva il traffico più intenso, quello da Celle, e quello dalla statale di Sassello. Non recepiva il traffico dall’autostrada.

Ebbene questo progetto così decurtato non si sarebbe dovuto realizzare. Quale prosecuzioni a levante, la parte più “scottante”? Non era più quel progetto iniziale approvato, ma solo un troncone senza logica. Ebbene è stato finanziato così. Peggio: appena finanziato è stata soppressa l’uscita Margonara, imponendo a chi entra ad Albisola di uscire in cima a corso Ricci. Responsabilmente abbiamo cambiato la posizione da contraria a “a caval donato non si guarda in bocca”.

Ovvero servirà a molto meno delle nostre esigenze e delle nostre speranze, ma darà comunque un contributo.

A questo punto ci sono ancora dei politici che tirano a farla lunga nel tempo, dicendo vediamo quando l’Aurelia bis sarà completata come sarà la situazione traffico, altri che continuano pervicacemente a credere nella sua efficacia, altri ancora che “progettano” prosecuzioni a levante ed a ponente.

L’assessore Paita ha promesso più volte, riporto sotto due comunicati stampa della Regione Liguria, un interessamento alla situazione savonese.

Ha commissionato uno studio sul traffico all’università di Savona per effettuare studi comparativi sulle varie soluzioni viabilistiche savonesi, compreso il casello Albamare.

Con quali dati?

Per effettuare comparazioni e simulazioni servono, come minimo, dati adeguati. Abbiamo già visto nel PUMT 2010 di Savona quali assurdità di velocità medie di percorrenza sono uscite dalla simulazione a causa dei pochi dati raccolti e della superficialità dei modelli di simulazione!

Lavoro tanto assurdo da non aver bisogno di commento. Fuori dalla realtà!

Che cosa ha prodotto l’università di Savona? Ho telefonato ieri, 10 febbraio 2014, al prof. Roberto Sacile ed alla sue collaboratrici ing. Simona Sacone e ing. Chiara Bersani per informazione: ebbene lo studio sarà pronto e consegnato alla regione il 24 febbraio 2014.

L’assessore Paita il 27 giugno 2013 ha dichiarato: “E dopo lo studio potremo assumere tutte le decisioni più idonee”.

Domanda all’assessore Paita: come mai “ha già fatto progettare” da Infrastrutture Liguria il casello di Albisola girato verso l’Aurelia bis? La politica ha superato in velocità l’università? Ed allora si capisce come mai i dati di traffico o non ci sono o non si rilevano o magari si nascondono!

Paolo Forzano

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