Regione. Questa mattina il consiglio regionale ha approvato all’unanimità il disegno di legge 277 “Disciplina degli interventi per favorire la diffusione delle tradizioni liguri nel mondo e a sostegno dei liguri emigrati”.
Attraverso questa legge la Regione promuove iniziative per conservare e consolidare i legami con le comunità di liguri all’estero per mantenere vive e tramandare le tradizioni liguri e favorire il legame con la terra d’origine delle giovani generazioni discendenti dagli emigrati liguri. A questo scopo viene favorito l’associazionismo fra i liguri all’estero e vengono sostenute le associazioni più rappresentative che operano in Italia o all’estero a favore dei liguri nel mondo, anche mediante la concessione di contributi; vengono promossi studi, ricerche, conferenze e pubblicazioni sulla storia dell’emigrazione e sul ruolo dei liguri nelle vicende dei Paesi nei quali sono stati accolti; viene sostenuta la diffusione, fra le comunità dei liguri all’estero, di pubblicazioni, materiale audio e audiovisivo, anche su supporto digitale, utile per rinsaldare e sviluppare i rapporti culturali con la terra d’origine.
Fra gli obbiettivi della legge c’è anche la promozione di iniziative culturali e sociali, rivolte in particolare ai giovani discendenti da emigrati, per diffondere la conoscenza della lingua e della cultura italiana, della storia e delle tradizioni liguri. Un aspetto qualificante riguarda la promozione dell’integrazione dei liguri, dei coniugi e dei loro discendenti che rientrano dall’estero per risiedere in Liguria, agevolando il loro inserimento negli istituti scolastici, nelle attività produttive, anche attraverso servizi di orientamento al lavoro e corsi di formazione e riqualificazione professionale.
Vengono sostenuti, tramite i Comuni di residenza, gli emigrati che rientrano dall’estero per risiedere in Liguria che siano in condizioni di disagio economico anche attraverso la concessione di un contributo per sostenere le spese di viaggio, di trasporto degli oggetti personali e di prima sistemazione. Questi interventi sono rivolti agli emigrati all’estero che siano cittadini italiani; siano nati in Liguria o ivi residenti da almeno cinque anni consecutivi prima dell’espatrio; che abbiano risieduto all’estero per almeno cinque anni consecutivi.
La giunta regionale, propone per la sua approvazione al consiglio regionale il Piano regionale triennale degli interventi, per l’attuazione degli interventi previsti e istituisce l’elenco delle associazioni dei liguri all’estero senza scopo di lucro che operano da almeno due anni nei paesi esteri o nel territorio della Regione. È istituita presso la giunta regionale la “Consulta dei liguri nel mondo” che coordinerà le azioni previste dalla legge.
Approvati due emendamenti della giunta.
L’assessore all’immigrazione e emigrazione Sonia Viale ha illustrato il disegno di legge: “Questo provvedimento continua a rafforzare il senso di appartenenza e di identità di tanti liguri che hanno mantenuto un legame profondo con la nostra terra. Siamo tutti abituati, in alcune realtà del territorio a partecipare ad alcune celebrazioni per ricordare i liguri che si sono distinti nel mondo”.
L’assessore ha sottolineato: “L’approvazione sempre unanime del programma annuale è un segnale positivo. E’ stata recepita la proposta del Cal di far partecipare alla costituenda Consulta anche i giovani liguri, abbassando l’età minima a 35 anni”.
L’assessore ha poi illustrato altri nuovi aspetti della legge, come l’inserimento anche di una programmazione triennale, e ha presentato un emendamento, poi approvato in aula, che modifica le disposizioni transitorie per consentire di utilizzare le risorse del bilancio 2022 con le regole vigenti.