Per non dimenticare

Giorno della Memoria, tutte le celebrazioni in provincia di Savona

Dal 25 al 30 gennaio una serie di iniziative per ricordare l'Olocausto nel giorno in cui fu liberato il campo di sterminio di Auschwitz

auschwitz

Lunedì 27 gennaio ricorrerà il Giorno della Memoria, una ricorrenza internazionale in cui si commemorano le vittime dell’Olocausto. Il 27 gennaio del 1945 infatti è il giorno in cui le truppe dell’Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. La data è stata scelta come simbolo dell’Olocausto dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione 60/7 del 1 novembre 2005.

Di seguito l’elenco delle celebrazioni nei vai Comuni della provincia di Savona.

Savona. Mercoledì 29 gennaio si terrà alle ore 16.30 nella Sala Rossa del Comune di Savona l’incontro “Tante braccia per il Reich”, una presentazione della ricerca storica sulla deportazione dei lavoratori liguri ad opera dei tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale. Introduce Maria Bolla Cesarini, presidente Aned Savona e Imperia; saluti di Ilaria Caprioglio, sindaco di Savona, e Teresa Ferrando, presidente ISREC “Umberto Scardaoni”. Interventi di Federico Vesigna, segretario regionale CGIL Liguria in rappresentanza dei sindacati; confederali CGIL, CISL e UIL; Irene Guerrini e Marco Pluviano, autori della ricerca.

Albissola Marina. In occasione della Giornata della Memoria 2020, l’Associazione Culturale Angelo Ruga presenta alla “Lavanderia” di Via Stefano Grosso n°49, sua sede in Albissola Marina, una mostra dal titolo “MEMORIE”, tele e disegni del Maestro Angelo Ruga dal ciclo “Le bimbe di Terezin”.

Il Maestro Angelo Ruga, del quale quest’anno ricorre il 90° Anniversario della nascita, profondamente colpito dalla narrazione del dramma dei bimbi ebrei strappati alle loro famiglie e rinchiusi nel campo di concentramento della città cecoslovacca di Terezin, dall’inizio del 1963 e in momenti diversi, per tutta la vita, produsse un’ampia gamma di opere dedicate a quelle tragiche vicende.

Questo suo ciclo di opere ha girato per le diverse e più prestigiose sedi espositive istituzionali. In una sua presentazione del 1977, il Maestro scriveva:
“…presento una nuova parentesi pittorica dedicata ai bimbi di Terezin in quel girotondo finale che la ferocia nazista ha proposto al genere umano. A loro che in una nube di compatta cenere viaggiano per sempre in orbita con i satelliti spediti dall’intelligenza umana ho dedicato questi dipinti, affinché la voce rimbalzi sulla crosta terreste e ricordi agli uomini la loro stessa vigliaccheria…”. Questa sua frase è riprodotta sul monumento in bronzo inaugurato nel 2006, che in Albissola Marina è dedicato alle vittime dell’Olocausto.

La mostra avrà inizio il giorno 25 c.m. alle ore 17.00 e proseguirà fino al 12 marzo 2020.Orari: sabato dalle ore 17.00 alle 19.30 domenica e festivi dalle ore 10.30 alle ore 12.30.

Varazze. Lunedì 27 gennaio presso il Teatro Don Bosco alle ore 21 il sindaco e l’assessore alla Cultura presentano Gian Piero Alloisio in NON MALEDIRE QUESTO NOSTRO TEMPO. Canzoni di Gian Piero Alloisio, Francesco Guccini, I Gufi, Franco Battiato. Video testimonianza di Gilberto Salmoni con la partecipazione di Danzastudio Varazze, diretto da Giovanna Badano; Special Guest Emanuele Dabbono.

“Abbiamo scelto – spiega il sindaco di Varazze Alessandro Bozzano – per il secondo anno consecutivo di affidare a Gian Piero Alloisio il racconto della Giornata della Memoria: le sue parole e la sua musica riescono a veicolare il messaggio che tutti noi sappiamo essere molto importante, attraverso un linguaggio e una metodologia che coinvolge lo spettatore di ogni età. Siamo contro il “dover fare”, siamo per il “come fare” e il teatro-canzone con semplicità ma estrema accuratezza riporta il senso di questa giornata sul piano dell’appartenenza, evitando di lasciare anche lo spettatore più giovane e quindi lontano dagli avvenimenti raccontati in uno stadio di ‘alterità’. In particolare, infatti, a chiusura anche di un percorso di riflessione che speriamo vivamente sia apprezzato da tutti, quest’anno Alloisio ci presenta il ritratto di tre donne che rappresentano tutte coloro che hanno subito deportazione, torture, atti criminali e incivili… donne che sono state uccise solo per il fatto di essere tali, donne che hanno dimostrato coraggio e hanno lottato per proteggere chi più di loro soffriva un’incredibile tragedia umana”.

Finale Ligure/1. Il Centro Studi COSTITUZIONE E DEMOCRAZIA di Finale contribuisce alla celebrazione del Giorno della Memoria con le seguenti iniziative:

– 22 gennaio, incontro con classe III Media di Finale.
– 23 gennaio, incontro con studenti Istituto Falcone di Loano.
– 27 gennaio, comunicazioni presso la Sala Multimediale del Liceo Issel
– 29 e 30 gennaio, incontri con le classi V Primaria di Finale e Calice.
– Visite guidate alla lapide dei deportati Piaggio e alle pietre di inciampo a Finalmarina.

Il Centro resta disposizione di Scuole, Associazioni, Comuni per ulteriori interventi. Con ovvi adeguamenti all’età dei destinatari, lo schema degli interventi è il seguente:

– La banalità del male ossia la costruzione e realizzazione dellaa Shoah, dall’individuazione del nemico alle leggi che riducevano esseri umani a subumani, alla deportazione, alla registrazione dei deportati, allo sfruttamento dei deportati nel lavoro e negli esperimenti medici, alla distruzione della personalità dei deportati (numero al posto del nome, torture e tormenti), alle camere a gas, ai forni crematori.

– La questione della colpa: criminali programmatori ed esecutori, collaboratori consenzienti, collaboratori per paura, venditori e traditori di perseguitati, indifferenti che non operano il male ma non se ne curano.

– La banalità del bene: quelli che rischiando o perdendo la vita aiutarono i perseguitati.

Finale Ligure/2. Una mostra davvero toccante e ricca di significativo, nell’ambito delle celebrazioni per il Giorno della Memoria. Si terrà a Finale Ligure, con inaugurazione il prossimo 26 gennaio, alle ore 16 e 30, presso la “Corte del Cuore” di Palazzo Ruffini.

L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Finale Ligure, è organizzata dall’associazione culturale Italia-Israele e dall’associazione “Bandiera del Cuore”. “Piccole Luci – Bambini nella Shoah” è il titolo della mostra, visitabile dalle 16 e 30 alle 19 e 30.

La mostra racconta il dramma dell’Olocausto vissuto dai bambini, piccole vittime della persecuzione nazi-fascista e delle deportazioni nei campi di concentramento.

Finale Ligure/3. L’Istituto Secondario Superiore “Migliorini” di Finale Ligure ha da sempre a cuore la formazione dei ragazzi, non soffermandosi soltanto sugli aspetti professionalizzanti, ma anche e soprattutto su quelli relativi all’anima, alla coscienza critica e ai valori di cittadinanza. In questa prospettiva tre insegnanti di sostegno della scuola, Elisa Basso, Carmen Gibilisco e Daniela Russotto hanno deciso di mettere in scena la storia, per affrontare i temi delicati oggetto della giornata della memoria, che si celebrerà il 27 gennaio. Le docenti hanno recuperato gli spazi di un’aula utilizzata come magazzino e li hanno trasformati in una casa genovese degli anni ’30, grazie anche al materiale fornito dal professore di italiano Roberto Badano. In questa casa i ragazzi che parteciperanno al laboratorio si caleranno nei panni di chi innocente e senza alcun motivo si trovava a dover scappare perché ebreo; sentiranno la storia di una famiglia generosa che mette a rischio la propria vita per nascondere i propri amici dai nazifascisti, percepiranno gli odori e vedranno gli oggetti che li riporteranno nel clima di quegli anni. L’obiettivo del laboratorio è quello di capire ed educare, non solo per non dimenticare ed evitare che la storia si ripeta, ma anche per contribuire a formare uomini e donne che facciano dei valori di tolleranza, accoglienza e rispetto il fondamento della loro vita. Alcuni alunni dell’Istituto sono stati parte attiva nella creazione del laboratorio, prestando la loro voce, le abilità tecnologiche e la loro energia. Un valido supporto è stato fornito anche dai collaboratori scolastici Maria Di Natale e Giuseppe Bosco. Il laboratorio sarà visitabile anche per gli alunni delle terze classi delle scuole secondarie di primo grado di Finale Ligure.

Giorno Memoria Casa Genovese Migliorini

Cisano Sul Neva. Il Comune di Cisano, in occasione delle celebrazioni per la Giornata della Memoria, sabato 25 gennaio, alle ore 20.30, ospita in sala Gollo, il debutto di “Non maledire questo nostro tempo”, teatro-canzone di e con Gian Piero Alloisio, prodotto dall’Associazione Teatro Italiano del Disagio – A.T.I.D. Lo spettacolo che dà il via alla XV edizione del “Festival Pop della Resistenza”, ideato con l’obiettivo di coinvolgere attivamente le nuove generazioni attraverso uno stretto rapporto con gli istituti scolastici e le amministrazioni su storia, valori ed eredità della lotta di Liberazione, cerca di raccontare in modo semplice e colloquiale, i fatti che portarono al “Manifesto degli scienziati razzisti” e alle leggi razziali contro gli Ebrei. A completare la prosa di Alloisio sono alcune grandi canzoni popolari e d’autore tra cui “Non maledire questo nostro tempo” che da il titolo allo spettacolo. La canzone venne scritta dai “Gufi”, gruppo di cabarettisti milanesi, vent’anni dopo la fine della seconda guerra mondiale per fare il punto su cosa si fosse realizzato degli ideali della Resistenza e su quanto ancora ci fosse da fare. A completare il ragionamento teatrale e musicale di Alloisio alcune testimonianze in video dell’epoca, come quella voluta dal Generale Eisenhower “perché in un futuro non si dica che i campi di sterminio non sono esistiti” o attuali, come quella di Gilberto Salmoni, Presidente dell’ Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti.

“Nel 2005 l’Assemblea delle Nazioni Unite, in occasione del 70° anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti, scelse il 27 gennaio per celebrare la Giornata della Memoria – esordisce il sindaco Niero – Quel giorno, nel 1945, le truppe dell’Armata rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. Atto che, per la prima volta, fece vedere al mondo l’orrore del genocidio nazista. Celebrare questa Giornata è importante per prendere coscienza di quell’orrore e far si che fatti del genere non si ripetano più. La storia è ciclica e quello che è accaduto può succedere. Non possiamo rischiare di perdere la memoria dell’Olocausto, soprattutto quando i sopravvissuti non ci saranno più. Un timore che la senatrice Liliana Segre ha più volte espresso”.

Alloisio, dopo “Aria di Libertà” storia di un ragazzino partigiano, “Luigi è stanco” storia di una famiglia ribelle, “Ragazze coraggio” ritratto di tre donne partigiane dedica per la prima volta interamente un suo spettacolo alla “Shoah”. Lo spettacolo è ad ingresso libero.

Noli. Duro, toccante, accorato e disperato ma assolutamente necessario: è quanto suggerisce il cuore pensando allo spettacolo che domenica 26 gennaio alle ore 17 andrà in scena al Teatro Defferrari con gli attori Maurizio Marchetti e Maria Serrao e i musicisti del Mal d’Estro Trio Alessandro Delfino, Bruno Giordano e Claudio Massola.

Assisteremo ad un’incredibile lotta tra il bene e il male in un racconto che non è un film horror ma la cruda realtà dei fatti di ieri e purtroppo di oggi.

Lo spettacolo racconta la drammatica testimonianza di chi ha vissuto e non dimentica cosa sono stati i campi di concentramento e la Shoah ma anche gettare uno sguardo più che preoccupato sul fenomeno del negazionismo e sui rigurgiti dei sentimenti razzisti e nazisti che stanno attraversando l’Europa e l’Italia.

Vado Ligure. Sabato 25 Gennaio a Vado ligure si celebrerà il Giorno della Memoria organizzato dalla Sezione Aned di Savona, con il patrocinio del Comune di Vado Ligure, della Provincia di Savona, dell’istituto Storico della Resistenza e dell’Unisabazia, il programma avrà il seguente programma: alle ore 15 verrà deposta da parte delle massime autorità della Provincia di Savona due corone di alloro al Monumento ai deportati in Via Sabazia e al Monumento ai deportati dello stabilimento Michalet pressi i giardini di Villa Groppallo, di seguito i saluti delle autorità alle ore 16 presso l’Aula Magna dell’Unisabazia si terrà la conferenza del Prof Giorgio Amico dal titolo “I deportati nei lager della Provincia di Savona”. Intervento storico del Prof Giorgio Amico riguarda la ricerca storica fatta con i documenti dell’Aned, che è stata inserita nel secondo volume di “Savona in Guerra”.

Nel 2020 ricorre il 75 anniversario della liberazione del Campo di Sterminio di Auschwitz Birkenau da parte dell’Armata Rossa, Aned è impegnata ogni giorno insieme alle forze antifasciste nel mantenimento della Memoria del ricordo dei nostri compagni e compagne assassinate nelle camere a gas dei campi di concentramento e di eliminazione nazista, nel mantenere vivo il ricordo dei vivi scampati alla morte della tirannide nazifascista, come ogni anno anche a Vado Ligure Città Medaglia d’Argento al Valor Militare per la Resistenza incontra i giovani nelle scuole con i sopravvissuti e i famigliari come avverrà Venerdì 24 Gennaio dalle ore 9 alle ore 11 nelle scuole medie Peterlin, proprio come diceva Primo Levi “Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo”.

Alla Cerimonia in ricordo del 75° anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz il prossimo 25 Gennaio a Vado ligure, sarà presente una rappresentanza della Scuola di Formazione della Polizia Penitenziaria di Cairo Montenotte per onorare in maniera solenne le vittime innocenti assassinate nei lager nazisti.

Proprio nella  conferenza  storica che sarà presentata dal Prof Giorgio Amico, verrà presentato lo studio fatto dall’Aned sulle vittime della Provincia di Savona deportate, sia i sopravvissuti sia dei deceduti e tra i numerosi nomi vi è quello di Andrea Schivo agente della polizia penitenziaria che venne deportato nel trasporto 81 dal campo di Bolzano il 7 settembre 1944  al Campo di sterminio di Flossenburg e morì il 29 gennaio 1945. La Memoria di Andrea Schivo unisce un rapporto indissolubile tra Aned di Savona e la Scuola Penitenziaria intitolata proprio a Schivo  di Cairo Montenotte guidata dal Direttore  Generale Giuseppe Zito.

“Andrea Schivo era nato a Villanova d’Albenga 17 luglio 1895, agente di custodia a S. Vittore, assassinato nel campo di concentramento di Flossenbürg il 29 gennaio 1945; Medaglia d’Oro al Merito Civile alla Memoria e dichiarato  “Giusto tra le Nazioni” presso il museo Yad Vashem di Gerusalemme con atto del 13 dicembre 2006. La figura eroica di Andrea Schivo che non si voltò dall’altra parte nel carcere di San Vittore cercò pur conoscendo la realtà del terrore che vi era instaurato, riuscirono ad adoperarsi per recare qualche sollievo ai detenuti sia del reparto ebraico sia in quello dei politici ove veniva normalmente esercitata la tortura da parte delle SS e della Gestapo  per estorcere confessioni su “crimini” mai commessi. Nel ricordare la figura di Andrea Schivo , la giornata di Sabato 25 è utile per ricordare la deportazione politica degli operai che da Vado Ligure e non solo,  scioperarono sfidando il regime  il 1 marzo 1944 contro i nazifascisti e proprio per quella scelta vennero deportati nel Lager di Mauthausen e nei suoi sottocampi come a Gusen, Ebensee ed Harteim ( centro degli esperimenti psicofisici), e  in pochissimi tornarono vivi dopo la liberazione. Questo è il Testamento che i combattenti per libertà ci hanno lasciato, l’impegno che Aned assume da quando è stata fondata è quello di mantenere viva la Memoria , di proseguire opera di ricerca dei nomi delle vittime, di trasmettere quegli ideali di libertà, pace e democrazia che sono stati scritti 75 anni fa nel Giuramento di Mauthausen”.

Quiliano. Il Comune di Quiliano celebra la Giornata della memoria. E’ stato convocato per lunedì 27 gennaio 2020 alle ore 17.30 presso la Sala Consiliare – Piazza Costituzione- il Consiglio Comunale di Quiliano aperto al pubblico e con la partecipazione del Consiglio Comunale dei Ragazzi.

Si tratterà di un momento di celebrazione istituzionale, con il coinvolgimento delle giovani generazioni.

La seduta, alla quale sono stati invitati a partecipare i rappresentanti di tutte le Associazioni facenti parte della Consulta dell’Associazionismo e del Volontariato e le Autorità Locali, sarà l’occasione, nella piena condivisione dello spirito della Legge istitutiva della giornata, per ricordare tutti coloro che hanno subito la deportazione, la prigionia e la morte e per condannare ogni manifestazione di intolleranza e di discriminazione.

Albenga. Il prossimo 27 gennaio ricorre il Giorno della Memoria, che celebra il 75° anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz avvenuta, per l’appunto, il 27 gennaio del 1945.

Ad Albenga il Giorno della Memoria viene celebrato attraverso due importanti appuntamenti: alle ore 10,30 presso la Foce del Fiume Centa sul Lungomare Colombo vi sarà la commemorazione dei deportati albenganesi nei lager nazisti alla presenza del sindaco Riccardo Tomatis e del Presidente Anpi di Albenga Claude Acastro; alle ore 16,00 presso la Sala Punto d’incontro Coop “Le Serre” di Albenga “I giovani ricordano la Shoah”, un incontro durante il quale i ragazzi del Liceo G.Bruno di Albenga porteranno la loro testimonianza raccontando i viaggi di studio nei lager nazisti nell’ambito del concorso letterario ANED. Parteciperanno il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis, il Presidente del Comitato Unitario Antifascista Mariangelo Vio, Nicoletta Caramello del Coordinamento Anpi Ponente Savonese, Giuseppina Rivella docente di lettere del Liceo G. Bruno di Albenga e gli studenti: Pietro Cinquini, Camilla Crippa, Ibtissam El Jahri, Irene Galleano, Matilde Ravera.

giorno memoria albenga

Afferma il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis: “Questa giornata è molto importante, specie al giorno d’oggi dove, troppo spesso, sembrano prevalere sentimenti legati all’odio e alla rabbia. È importante ricordare quanto è avvenuto in passato e farlo attraverso le parole di chi quei momenti li ha vissuti direttamente o indirettamente, ma anche attraverso le parole e le testimonianze dei nostri giovani. Sono proprio loro il nostro futuro ed è attraverso loro che le cose possono cambiare. Il lavoro che fanno gli insegnanti è importante, oltre alle famiglie, infatti, sono proprio loro a trasmettere valori e quella coscienza sociale che non deve perdersi mai. Coltivare la memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’odio e l’indifferenza”.

La Rosa Bianca gruppo giovani antinazisti

L’Amministrazione ingauna ha deciso di dare un segnale forte e, data la disponibilità dei proiettori, ha pensato di utilizzare alcune immagini particolarmente significative per invitare cittadini e tutti i visitatori della città a riflettere.

Afferma Marta Gaia consigliere delegato al Centro Storico: “Le immagini rimangono impresse soprattutto nei giovani e, in un momento in cui la memoria orale rischia di andare perduta, insieme ai sopravvissuti del genocidio, è dovere di tutti continuare a tenerla viva.

Per il 75° anniversario del Giorno della Memoria, quindi, abbiamo deciso di proiettare l’ingresso del campo di Birkenau e una frase significativa di Primo Levi per fare in modo che tutti coloro che passano possano avere un momento di riflessione su quanto accaduto e che non deve più accadere”.

Il vicesindaco Alberto Passino: “L’Amministrazione avendo la disponibilità dei proiettori, confrontandosi con la ditta e con la Curia, ha voluto cogliere questa opportunità per ricordare una delle pagini più tristi della nostra storia. Come disse Primo Levi, ed è proprio questa la frase che abbiamo deciso di proiettare “Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo” per questo è importante mantenere sempre viva la memoria”.

memoria albenga

Finale Ligure/4. In occasione del Giorno della Memoria sabato 25 gennaio sera l’associazione Baba Jaga porta in scena lo spettacolo “La Rosa Bianca”, con Giuseppina Facco e Mirco Filidei, scritto e diretto da Maria Grazia Pavanello, con assistente alla regia Roberta Firpo.

Nella Germania governata dal nazismo un gruppo di giovani iniziò a porsi delle domande. Tra loro Sophie e Hans Scholl, fratello e sorella, che dopo un’iniziale adesione al Partito Nazista fondarono insieme ad altri studenti il gruppo di resistenza La Rosa Bianca. Non si trattava di un’organizzazione diffusa e strutturata con collegamenti internazionali, sul modello della Resistenza italiana, era qualcosa forse di unico nella storia della lotta ai totalitarismi del Novecento.

In scena due giovani ragazzi con i loro sogni, le loro aspirazioni e i loro ideali che vogliono vivere appieno la loro vita e cantare le canzoni che amano. Giovani tedeschi che, come tanti, subirono il fascino della propaganda del regime e parteciparono alle attività delle organizzazioni giovanili naziste, a cominciare dalla Hitler Jugend. Ragazzi comuni, studenti che iniziarono a porsi domande e di fronte alla disumanità non restarono indifferenti. Giovani che con le loro piccole azioni fecero la differenza.

Pietra Ligure. In occasione del giorno della memoria il Comune di Pietra Ligure rinnova la commemorazione con due eventi in programma presso il Cinema Teatro Moretti. Due momenti di condivisione pensati per ricordare e “allenare” insieme uno sguardo consapevole del passato e responsabile del futuro, cui tutta la cittadinanza è invitata a partecipare: venerdì 24 gennaio, alle ore 9.30, la rappresentazione teatrale “Il diritto di esistere … l’umanità negata”, particolarmente rivolto agli alunni delle scuole dell’Istituto Comprensivo pietrese e lunedì 27
gennaio, alle ore 21.00, il concerto-evento della Filarmonica “G. Moretti” “… Per non dimenticare”.

Il concerto-evento della Filarmonica G. Moretti “… Per non dimenticare”, con la preziosa partecipazione della corale dell’Accademia Musico-Vocale Ingaunia “Egidio Marcelli”, sarà l’occasione per un viaggio/racconto tra le musiche di Verdi ma anche “Schlindler’s List” e “La vita è bella” come delle note legate alla Liberazione e le foto d’archivio della Pietra Ligure segnata dalla tragedia della guerra, onorando e ricordando, con particolare commozione, quei pietresi che hanno vissuto sulla loro pelle la deportazione nei campi di concentramento tedeschi e che, per la maggior
parte, da quell’orrore non hanno più fatto ritorno.

“Il diritto di esistere … L’umanità negata”, organizzato dall’Associazione “Pietra Filosofale”, ideato da Paola Lotti, che dalla Shoa è stata personalmente toccata, in collaborazione con il marito Giorgio Fandella e che vedrà la partecipazione straordinaria di Daniele La Corte, metterà in scena “quadri” simbolici e letture incisive per sensibilizzare, soprattutto le giovani generazioni, sul tema dell’odio razziale e della diversità in generale.

“Sono stato due volte ad Auschwitz-Birkenau, nel 2017 come consigliere regionale e a febbraio dell’anno scorso come Vice presidente del Consiglio Regionale Assemblea legislativa della Liguria – commenta il Sindaco di Pietra Ligure Luigi De Vincenzi – Per due volte ho accompagnato gli studenti delle scuole superiori liguri nel viaggio che ogni anno Regione Liguria riserva ai vincitori del concorso regionale “27 gennaio: Giorno della Memoria” – continua il Sindaco – Ognuno di noi conosce a quale e quanta aberrazione abbia condotto la Shoah, ma visitare, entrare, toccare con mano, vedere con i propri occhi e respirare in quei i luoghi è stata un’esperienza personale profondamente toccante, quanto intima e umana. Lo considero un privilegio, un onore e certamente una grande responsabilità – prosegue De Vincenzi – E penso che sia un viaggio che ognuno di noi debba compiere almeno una volta nella vita, per non dimenticare, per non lasciar cadere nell’oblio quei nomi e quei volti e per riflettere sui valori della fratellanza, della solidarietà e della tolleranza che, come ribadito dal Presidente emerito Giorgio Napolitano all’atto dell’istituzione della Giornata della Memoria, sono “valori di civiltà e umanità senza frontiere di luogo e di tempo” e costituiscono le fondamenta su cui poggia la nostra Carta costituzionale e quindi la nostra Repubblica democratica”, conclude il sindaco.

Tovo San Giacomo. Lunedì 27 gennaio, alle ore 21.00, con le voci narranti di Nino Manitto e di Cira Graziano della Compagnia Teatrale “Gli Zanni”, le luci e i suoni di Cesare Guidotti, sarà messo in scena “Un treno di sola andata – la shoah”, un’intervista a un deportato al campo di sterminio di Auschwitz durante la seconda Guerra Mondiale.

Dichiara il sindaco Alessandro Oddo: “Negli ultimi anni, assistiamo ad un proliferare di messaggi discriminatori espressi con brutale superficialità su ogni mezzo di comunicazione: messaggi che inquinano le coscienze e rendono l’aria irrespirabile. Una volta gli insulti razzisti erano taciuti per pudore, ma oggi sembrano essere stati sdoganati nelle piazze, reali e virtuali. Credo – prosegue Oddo – che sia giunto il momento di dire basta a chi istiga all’odio razziale, a chi insulta pensando che sia lecito farlo. Dobbiamo dire basta all’idea che sia lecito poter dire qualsiasi cosa usando la legittima libertà di pensiero e di espressione”. Conclude Oddo: “Il diritto all’opinione personale non può mai scadere nell’insulto: il razzismo non è espressione del libero pensiero, è un reato. La nostra Costituzione condanna tutte le forme di discriminazione e tutti quanti dobbiamo essere consapevoli del fatto, oggi più che mai, che i valori fondanti del nostro vivere comune non possono essere messi in discussione. Per questi motivi, in occasione del Giorno della Memoria, il Comune di Tovo San Giacomo commemorerà le vittime della Shoah con una serata al Museo dell’Orologio da Torre G.B. Bergallo a Bardino Nuovo per ricordare quanto successo nel passato e offrire uno sguardo consapevole e responsabile al futuro”.

Cairo Montenotte. La scuola d’infanzia di via Medaglie d’Oro celebra la Giornata della Memoria con “Brundibár”, un’opera musicale per bambini composta a Praga nel 1938 dal musicista ceco Franz Krása su testo dello scrittore Adolf Hoffmeister. “Raccontiamo la fiaba ai bambini (oltre a tante altre storie) per educarli all’empatia e rispetto – scrivono dalla scuola – pur nella differenza, della libertà altrui e propria. Una fiaba per non dimenticare, perché il messaggio che si porta dentro arriva direttamente al cuore dei bambini, una fiaba legata alla vera storia di quei bambini e ragazzi che l’hanno cantata e messa in scena a Terezín. La fiaba di Brundibár è metafora di riscatto e di libertà”.

Anika e Pepicek sono due fratellini che decidono di mettersi a cantare per guadagnare un po’ di soldi e comprare del latte per la mamma, che sta molto male. Ma nella piazza del paese incontrano Brundibár, un musicante arrogante e crudele, che li aggredisce in malo modo. I fratellini non si scoraggiano e, con l’aiuto di un cane, un gatto e un uccellino, riusciranno ad avere la meglio sul terribile Brundibár.

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