Ieri al culmine di una settimana di strepiti contro le associazioni animaliste l’assessore regionale “dei cacciatori”: il leghista Mai pare avere scoperto ,stando a notizie di stampa, che in Liguria occorra un piano generale di manutenzione del territorio.
Noi Verdi,che rivendichiamo tale indicazione dal almeno cinque anni, ci permettiamo ora di dare alcuni consigli a chi ci governa,sperando che presto lascino ad altre forzetale compito.
a) in primo luogo ribadiamo l’esigenza di fissare un netto NO al consumo di suolo,che implica una politica diversa rivolta al recupero edlizio,al social housing, al cohousing sperimentale, lasciando da parte ogni ulteriore e futura costruzione edilizia perche’ in questa regione il territorio cementificato è ormai veramente troppo ed occorre piantare alberi e dedicarsi alla riscoperta anche di una agricoltura di qualità;
b) in secondo luogo il centrodestra regionale ed in particolare gli assessori Mai e Giampedrone , oltre all’onnipresente Presidente Toti, ci doverebbero spiegare a che punto è giunta la pianificazione di bacino, quali opere siano state realizzate cosa manca per mettere in sicurezza i corsi d’acqua poiche’ proprio questa è la strada principale per restituire sicurezza agli abitanti ma anche per completare una opera complessiva,che aveva lo scopo di porre la Liguria al riparo da gravi dissesti idrogeologici;
c) in terzo luogo crediamo che sia necessario avviare una politica agricola innovativa e a favore delle produzioni di qualità poiche’ in montagna non serve il “reddito di montagna”ma piuttosto interventi di sostegno al territorio,alla promozione e alla commercializzazione dei prodotti e soprattutto una azione per le aree boscate ( a cominciare da quella del Comune di Savona),che ne risalti i valori ambientali e culturali e soprattutto garantisca una crescita equilibrata del territorio favorendo occupazione verde e innovativa;
d) in quarto luogo occorre infine sostenere la realizzazione dei parchi regionali e nazionali (Portofino e area spezzina) ,che il centrodestra ha duramente colpito, allo scopo di sostenere tramite uno strumento idoneo una politica di occupazione innovativa e di ripopolamento delle aree interne.In alcune situazioni si potrebbe anche pensare ad un parco,che realizzi direttamente gli interventi a sostegno dell’agricoltura e della difesa del suolo, giungendo fino alla realizzazione di interventi a sostegno dei piccoli comuni come avveniva un tempo nelle comunità montane.
Noi Verdi pensiamo anche queste poche cose,che ci pongono in netto contrasto con il centrodestra regionale e con l’assessore Mai a cui auguriamo dopo le elezioni di fare un sano periodo di opposizione,che fa sempre “bene alla salute”.
Danilo Bruno