Protesta

Autovelox di Toirano, sale la protesta: “Già un migliaio di verbali, il limite di 50 km/h va alzato”

La minoranza consiliare ed i cittadini pronti ad avviare la battaglia legale ed i ricorsi

Velox Toirano Provinciale

Toirano. Avrebbe toccato la considerevole quota di un migliaio il numero di verbali (e quindi di sanzioni) prodotti dal nuovo autovelox che dallo scorso mese di novembre rileva il traffico sulla corsia mare-monte della Sp60 a Toirano. Alcuni automobilisti particolarmente indisciplinati ne avrebbero ricevuti addirittura una sessantina ciascuna.

Un numero così rilevante di verbali, è inutile sottolinearlo, ha scatenato le proteste degli abitanti della cittadina della Val Varatella, che non sono mai stati troppo convinti della decisione di imporre il limite di “soli” 50 chilometri orari in un tratto di strada non ancora del tutto urbano.

“Limitare la velocità va benissimo – è il pensiero di tanti toiranesi e automobilisti che, ogni giorno, percorrono la provinciale – ma questo è solo un modo per fare cassa. Con una media di 80/85 euro a verbale (ma in alcuni casi la cifra è anche superiore) finora il velox ha già portato un incasso di circa 80/85mila euro. Imporre i 50 chilometri orari è eccessivo e lo conferma il fatto che la maggior parte delle sanzioni è per eccessi di velocità di 51 chilometri orari (per una velocità reale di 56 chilometri orari, al netto della tolleranza del 10 per cento) e non di 60 o 70 chilometri orari. I verbali sono così tanti che anche l’ufficio postale è in difficoltà”.

Secondo alcuni toiranesi, dunque, il vero problema non sarebbe tanto nel velox in sé, quanto nell’imposizione di un limite troppo ridotto alla luce delle caratteristiche della strada. Ma non solo: “L’autovelox rileva la velocità sulla corsia mare-monte, ma per questioni di spazio è posizionato sul lato opposto. La sua presenza è segnalata soltanto da due cartelli, uno posizionato sulla corsia mare-monte prima dell’ingresso del paese e l’altro sotto lo stesso apparecchio; quest’ultimo, chiaramente, è del tutto invisibile. Gli stessi cartelli, tra l’altro, sono troppo piccoli per essere ben visibili dai conducenti dei mezzi”.

Va, però, specificato che per ogni tipologia di strada e di velocità, i cartelli devono avere dimensioni prestabilite: nel caso specifico, le dimensioni sono ‘piccole’ perché calibrate in modo da far sì che possano essere lette dai pedoni, non dagli automobilisti.

Anche per questo, ieri l’imprenditore toiranese Michele De Francisci, a metà tra la goliardia e l’azione simbolica, ha affisso alcuni manifesti “artigianali” su entrambe le corsie della provinciale.

In essi si vede chiaramente l’inconfondibile profilo rosso di autovelox, quasi una sorta di “memento” per ricordare (o comunicare) a tutti la presenza dell’apparecchio: “Soltanto negli ultimi giorni ho preso due multe – spiega De Francisci – Onde evitare di prenderne altre io e anche per cercare di aiutare gli altri guidatori ho deciso di affiggere questi cartelli. Spero possano essere utili”.

Tra i più strenui oppositori al velox di Toirano c’è il capogruppo della lista civica di minoranza “Non solo centro” Roberto Bianco, che qualche settimana fa aveva manifestato dubbi circa la regolarità del primo impianto di alimentazione temporaneo del velox e dunque sulla regolarità delle multe e che ora sta portando avanti una “battaglia” che presto potrebbe diventare anche legale: “Premetto che non sono affatto contrario all’autovelox: ogni strumento in grado di garantire e migliorare la sicurezza stradale è il benvenuto. Ciò che contesto, però, è un limite di velocità troppo basso, il punto il cui l’apparecchio è stato posizionato e le modalità con cui viene segnalata la sua presenza nonché il meccanismo sanzionatorio. Per fare luce su questi aspetti abbiamo già interpellato professionisti tecnici e legali. Il legale di riferimento, tra l’altro, ha già ricevuto mandato da diversi cittadini intenzionati ad impugnare i verbali ed ha riscontrato la piena sussistenza di alcune delle criticità che ho evidenziato”.

“Nell’attesa del pronunciamento delle autorità giurisdizionali competenti, sarà cura mia e del collega consigliere comunale Giancarlo Mattoscio approfondire ogni aspetto della questione e valutare ogni utile iniziativa, presso la Provincia come presso la Prefettura, per far fronte ad ogni irregolarità che dovesse emergere”.

Il legale a cui si è rivolto Bianco ritiene che sussistano elementi difformi rispetto a quanto previsto dal decreto autorizzativo prefettizio del 2012, alla convenzione tra la Provincia di Savona e la polizia stradale di Imperia (a cui fa capo la gestione delle sanzioni) e ad una pronuncia dei giudici del tribunale di Savona dello scorso giugno. Senza contare che il posizionamento di un velox sulla corsia opposta a quella oggetto di monitoraggio deve essere espressamente autorizzato: al momento pare che tale documento non sia stato prodotto. E restano validi anche per il legale le osservazioni dei toiranesi circa il posizionamento e la visibilità dell’apparecchio.

La partita è appena cominciata.

leggi anche
Velox Toirano Provinciale
Terza puntata
Toirano, incontro pubblico sul “caso velox”. Il sindaco: “Troppe strumentalizzazioni e considerazioni fuorvianti”
Velox Toirano Provinciale
Faccia a faccia
Velox di Toirano, in sala consiliare l’incontro pubblico convocato dal sindaco: “Pronti ad ascoltare i cittadini”
Generica
Riflessione
Auto si scontra contro un daino a Toirano: “Strada buia e pericolo animali, il velox serve”

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.