Vado Ligure. Ha l’obiettivo primario di rafforzare la Sat (Servizi Ambientali Territoriali) la decisione del Comune di Vado Ligure di cedere alla società le proprie quote di EcoSavona, la srl che gestisce la discarica vadese del Boscaccio.
Tale cessione arriva praticamente in contemporanea con la decisione dell’assemblea dei sindaci della Provincia di Savona di istituire per il savonese un unico ambito per la gestione del ciclo dei rifiuti (ne restano esclusi Andora e i comuni dell’entroterra della Val Merula come Stellanello e Testico, che sono ricompresi nell’Ato imperiese, ed il capoluogo).
Il sindaco di Vado Ligure, Monica Giuliano, afferma: “Il voto provinciale che ha decretato l’indirizzo di un unico ambito per la gestione del sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti ci pone di fronte ad una grande responsabilità. Innanzitutto da parte dei Comuni che detengono partecipazioni nelle società pubbliche che oggi gestiscono pezzi di un sistema: da loro deve partire la volontà di unire le forze, di creare un unico soggetto pubblico, di includere tutti i territori e costruire un soggetto forte, vicino alle esigenze territoriali specifiche; un nuovo soggetto in grado di sviluppare non solo un servizio di raccolta corrispondente alle diverse specificità territoriali ma principalmente in grado di realizzare un sistema di valorizzazione dei rifiuti differenziati”.
La decisione di cedere a Sat le quote di Ecosavona, quindi, si pone proprio nell’ottica di rendere la società per azioni un candidato “forte” a cui, eventualmente, cedere la gestione dell’intero Ato provinciale: “E’ lì che si gioca la vera partita – conferma Monica Giuliano – Innanzitutto per renderci automi, per determinare un percorso tariffario virtuoso, per concretizzare un piano d’investimenti importante, altrimenti impossibile da sostenere finanziariamente e da ultimo per rigenerare una nuova economia di consolidamento e di sviluppo occupazionale, andando oltre gli attuali numeri di addetti delle società pubbliche che attualmente operano nel settore dei rifiuti, questa è la vera sfida in una filiera poco integrata nella nostra provincia”.
“Mi auguro prevalgano queste motivazioni e non alcuni campanilismi o storture dettate da strumentalizzazioni politiche per attaccare una parte o un’altra. Vado Ligure ha impianti e società ma sa benissimo che il suo patrimonio dovrà diventare un patrimonio di tutti: non ci chiuderemo in nessun piccolo confine di etichetta, non è il nostro stile e credo di averlo dimostrato in più occasioni, basti pensare al cammino difficile e fatto in solitudine per anni di sviluppo portuale che mette a servizio di un intera economia il territorio vadese”.
“Oggi ci aspetta una sfida complessa ma possibile: unire i territori attraverso un nuovo soggetto pubblico in cui i Comuni dettano il passo e le strategie senza ingerenze esterne ma dal territorio per il territorio. Dobbiamo avere una ‘visione’ i cui effetti non saranno immediati: non sarà il mio mandato ad averne benefici diretti e nemmeno quello dei miei colleghi ma lasceremo ad altri un passaggio importante verso un’economia integrata anche sul ciclo dei rifiuti”, conclude il sindaco di Vado Ligure.