Politica

Ospedale di Albenga, Roberto Tomatis attacca il sindaco: “Difende la sanità pubblica per opportunismo, ma dov’era prima?”

"Da medico, prima ancora che da militante Pd, Riccardo Tomatis avrebbe dovuto essere schierato in prima fila a difendere una struttura di tale importanza”

Roberto Tomatis - consigliere PdL Albenga

Albenga. “L’ospedale Santa Maria della Misericordia di Albenga è da sempre un riferimento certo per decenni per tutto il comprensorio savonese grazie alla professionalità di personale sanitario d’eccellenza e di molteplicità di servizi. Il sindaco e medico Riccardo Tomatis non finga di non ricordare che a smantellare il nostro ospedale ingauno è stato proprio il suo partito che gli ha permesso di diventare sindaco”. A dirlo è il consigliere di minoranza di Albenga Roberto Tomatis.

“Il patatrac nella sanità ligure è avvenuto proprio durante l’amministrazione regionale Burlando con il taglio indiscriminato di servizi e reparti che hanno portato, per il nostro ospedale alla chiusura progressiva del pronto soccorso, del reparto di chirurgia, del reparto di ortopedia e traumatologia , del reparto di otorinolaringoiatria e oculistica. Tutti provvedimenti che hanno avuto serie ripercussioni sulla nostra sanità ingauna, con inenarrabili disagi e disservizi per i nostri concittadini e per quelli dell’intero comprensorio”.

“È un grande opportunista – prosegue Roberto Tomatis – il sindaco Riccardo Tomatis oggi, quando si erge a paladino della sanità pubblica. Mi domando dove fosse il dottor Riccardo Tomatis, quando Burlando e Montaldo smantellavano pezzo a pezzo il Santa Maria di Misericordia. Forse a elemosinare più contributi comunali per la sua Albenga Salute? Nessuno ricorda di averlo visto partecipare alla grande manifestazione di piazza ‘Abbracciamo l’ospedale’ che vide la partecipazione dei rappresentanti di tutti i Comuni savonesi con oltre 15 mila persone”.

“Da medico, prima ancora che da militante del Partito Democratico, Riccardo Tomatis avrebbe dovuto essere schierato in prima fila a difendere una struttura sanitaria pubblica di tale importanza”.

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