Emergenza

Maltempo, Coldiretti: “Danni infrastrutturali compromettono viabilità ed economia delle imprese”

"Cercare di tornare alla normalità per non danneggiare le aziende del territorio e l'immagine turistica conquistata dalla Liguria negli anni"

Stella Danni post-maltempo

Provincia. Le ondate di maltempo, che si sono susseguite per tutto novembre, hanno colpito duramente la Liguria con collegamenti bloccati che hanno compromesso la viabilità, campi allagati, frane, smottamenti e frazioni isolate, alcune delle quali rimangono ancora tali nell’entroterra savonese: la situazione rischia di compromettere le vie commerciali e di tagliare conseguentemente fuori la regione dai principali sbocchi di mercato.

È quanto afferma Coldiretti Liguria nel segnalare le difficoltà che ancora si riscontrano, specialmente in alcune aree savonesi, dove le strade comunali e provinciali, colpite dalle incessanti piogge, sono state riaperte a senso unico alternato mentre la caduta del viadotto dell’A6 ha notevolmente rallentato i commerci. Per chi con la terra ligure poi ci lavora, sono in sofferenza i campi, dove sono state compromesse le colture invernali e si supporre un ritardo per quelle primaverili.

“Gli effetti del maltempo si riescono a stimare con maggiore precisione quando passa l’emergenza – commentano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – ad oggi possiamo dire che le nostre imprese sono state duramente colpite, ma che ancora più gravi sono stati i danni alla viabilità che rischiano di compromettere la nostra economia. I cedimenti delle strade a valle nel savonese, ad esempio, e i ritardi nel ripararle, hanno costretto gli allevatori della zona a fare il passaggio del fieno a mano per giorni e a rallentare notevolmente le consegne di prodotto. In determinate circostanze, per accelerare il ritorno alla normalità, a nostro avviso, sarebbe opportuno che i sindaci dei vari Comuni venissero investiti di poteri di Commissari Straordinari per agire con urgenza nel proprio territorio di competenza, garantendo il ripristino totale dei collegamenti. Una volta ripristinata la viabilità sarebbe inoltre auspicabile cercare di rilanciare l’immagine della nostra regione, dove purtroppo si riscontra a livello turistico, un primo calo delle prenotazioni causato proprio dalle difficoltà di spostamento che attualmente abbiamo.

Inoltre per non dover fare sempre la conta dei danni a posteriori, occorre creare le condizioni affinché si contrasti la scomparsa delle campagne, garantendo un giusto reddito agli agricoltori e valorizzandone il ruolo ambientale. È indispensabile inoltre investire sulla manutenzione dei territori a rischio e sulle infrastrutture: servono interventi strutturali che vanno dalla realizzazione di piccole opere di contrasto al rischio idrogeologico, dalla sistemazione e pulizia straordinaria degli argini dei fiumi ai progetti di ingegneria naturalistica fino alla creazione di invasi che raccolgano tutta l’acqua piovana che va perduta e la distribuiscano quando ce n’è poca, con la regia dei Consorzi di bonifica e l’affidamento ai coltivatori diretti”.

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