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Dissesto idrogeologico, Salvatore (M5S): “La Regione che cosa ha fatto dal 2015 a oggi per prevenire il dissesto?”

"Ancora una volta, invitiamo a ragionare in un'ottica di prevenzione"

palazzo regione

Regione. “I recenti, violenti fenomeni temporaleschi che hanno portato l’Arpal a diramare l’allerta rossa nelle zone A, B, D della nostra regione si sono purtroppo conclusi con allagamenti, frane e smottamenti con dannose chiusure di molte strade e autostrade. Vedendo quanto è accaduto in Liguria tra ottobre e novembre, e constatando l’entità dei danni, che anche quest’anno hanno presentato un conto salato, non possiamo che chiederci quali azioni abbia svolto l’amministrazione regionale per far fronte al rischio che da anni incombe in Liguria. Rischio che, come ribadisco da tempo, va affrontato in un’ottica di prevenzione e non solo di emergenza”. Così, la capogruppo regionale del M5S Alice Salvatore presentando, nell’odierna seduta consiliare, l’interrogazione sulla grave situazione di dissesto idrogeologico della Liguria e sulla necessità di interventi urgenti da parte della Regione.

“Nel 2015, nell’ambito del Piano Operativo Nazionale – spiega poi – è nato il piano stralcio per le aree metropolitane e le aree urbane, al fine di assicurare l’avvio degli interventi più urgenti, costituito da un insieme di interventi di mitigazione del rischio riguardanti le aree metropolitane e le aree urbane con alto livello di popolazione esposta a rischio idrogeologico, con un costo stimato di circa 1.2 miliardi di euro. Stando alla Corte dei Corti, che ha eseguito un’indagine sul fondo progettazione contro il dissesto 2016-2018 e pubblicata il 31 ottobre 2019, le risorse effettivamente erogate alle Regioni italiane dal 2017 alla fine del 2018 rappresentano solo il 19,9% dei 100 milioni di euro in dotazione al fondo in questione a causa dei ritardi nella presentazione di progetti cantierabili”.

“Sempre secondo la Corte dei Conti, in totale Regione Liguria dovrebbe ricevere 39,4 milioni di euro: dei 715mila euro assegnati, sono stati effettivamente erogati appena 186mila euro. Tre le opere ad aver ricevuto risorse con il Fondo progettazione: il canale scolmatore del torrente San Siro e Magistrato a Santa Margherita Ligure (opera da 33 milioni di euro che verrà progettata con 621mila euro); i lavori di messa in sicurezza idraulica del Rio Fasceo e del Rio Carendetta ad Albenga; e il secondo lotto per la sistemazione idraulica del Rio Migliarese. Dall’indagine della Corte dei Conti, è emerso che le poche erogazioni di denaro sono dovute alla mancata presentazione, da parte dell’amministrazione regionale, di progetti per la prevenzione dei danni conseguenti all’accertato rischio idrogeologico della Liguria, la quale, nell’ambito del Piano Operativo Nazionale, è stata riconosciuta tra le aree metropolitane e le aree urbane con un alto livello di popolazione esposta a rischio idrogeologico”.

“La ‘fotografia’ del dissesto che ha recentemente e nuovamente colpito la Liguria, pone dunque due quesiti: quanti e quali, dettagliati per provincia, sono i progetti presentati da Regione, dal 2015 ad oggi, per la prevenzione del dissesto idrogeologico in Liguria? E poi: Regione ha fornito agli Enti locali il personale tecnico necessario (geologi, ingegneri, etc…) per consentire loro di effettuare i rilievi e i progetti necessari per accedere ai fondi stanziati per il dissesto idrogeologico, così come stabilito dalla Dgr 1480/2015?”, sottolinea Salvatore.

“L’assessore competente, rispondendo, ha dichiarato che la Liguria è invece virtuosa. La dichiarazione si scontra però con la realtà che vediamo ogni giorno. Come mai la nostra regione continua a essere martoriata da gravi criticità che di fatto limitano la mobilità e sottopongono i cittadini a continui pericoli derivanti dal dissesto?”

“Verificheremo la tempistica dei lavori di prevenzione e manutenzione dichiarati dall’assessore, sulla quale insistono forti dubbi sia per il passato e sia, e questo è davvero grave, per il 2020”, conclude Salvatore.

L’assessore alla difesa del suolo Giacomo Giampedrone ha replicato: “La Liguria è fra le prime tre Regioni in Italia per la capacità produttiva di progetti in materia quindi i dati del consigliere non corrispondono alla realtà delle cose”. Poi Giampedrone ha illustrato nel dettaglio, provincia per provincia, i progetti inseriti nella piattaforma gestita da Ispra finanziati e da finanziare. “La Regione – ha aggiunto – non può in alcun modo fornire agli enti locali personale tecnico per effettuare rilievi o elaborare progettazioni”, ma ha assicurato che gli uffici regionali competenti forniscono comunque “il massimo supporto a tutti i Comuni per lo sviluppo delle progettazioni e l’esecuzione delle opere”.

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