Proposta

Analisi Uecoop, il 36% dei genitori italiani si licenzia dal lavoro per seguire i figli. Ciangherotti: “Più asili nido e smart working”

Secondo l'esponente di Forza Italia servirebbero maggiori misure regionali a sostegno delle famiglie

eraldo ciangherotti

Provincia. “Misure regionali a sostegno delle famiglie come gli incentivi per l’asilo nido e l’estensione dello smart working possono aiutare a coniugare lavoro e cura dei figli, in un momento di grande difficoltà a livello nazionale nel quale la Liguria può diventare la Regione delle famiglie”. Per Eraldo Ciangherotti, capogruppo di Forza Italia in Comune ad Albenga e consigliere provinciale a Savona, la recente analisi dell’Uecoop sui genitori italiani che si licenziano per seguire i figli deve far riflettere e può essere vista anche come un’opportunità per invertire la rotta a partire da una regione anziana quale la Liguria. 

“Da padre, ancor prima che da politico, mi fa male leggere che il 36% dei genitori italiani si licenzia dal posto di lavoro per incompatibilità tra gli impegni di lavoro e le esigenze di cura dei figli – ha dichiarato Ciangherotti -. A livello nazionale le famiglie devono tornare al centro di ogni azione politica, con misure strutturali e non più a spot”. “In Liguria, dove la denatalità è un problema ancora più sentito rispetto alla media nazionale, abbiamo la possibilità di invertire la rotta con alcune misure da mettere in campo subito – ha aggiunto Ciangherotti -. Penso agli incentivi per l’iscrizione agli asili nido che la Giunta Toti ha già messo in campo con ottimi risultati. Estendere questi bonus e creare nuovi asili nido può essere un primo atto di una Regione a misura delle famiglie”

“Mi piacerebbe poi riuscire ad aprire una riflessione sullo smart working, partendo dalle aziende pubbliche. Lasciare ai dipendenti la possibilità di lavorare da casa per alcuni giorni a settimana darebbe enormi benefici in termini di: rapporto tra lavoro e famiglia; qualità del lavoro; mobilità (liberando le strade dal traffico casa-lavoro) e ambiente (con un minore impatto dell’ inquinamento causato dagli spostamenti)” conclude Ciangherotti. 

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