Varazze. Una vicenda che risale al 2017 quando arrivò la prima segnalazione e oggi sono state definite tutte le prescrizioni per la bonifica e la messa in sicurezza di un’area privata a Varazze, in via San Francesco, proprio dietro la chiesa dell’Assunta. Al centro della lunga querelle un vecchio serbatoio di gasolio interrato, risalente addirittura al 1967 e che viene utilizzato per il riscaldamento condominiale, per la precisione il Condominio Torre al civico 4 della medesima via varazzina.
La cisterna, che si trova nel sottoterra di un piazzale, ha subito una rottura, con conseguente rischio di inquinamento ambientale, con diretto riferimento alle falde acquifere della zona. E’ stato a suo tempo un privato cittadino a sollevare il caso e a chiedere un intervento per scongiurare pericoli per l’incolumità pubblica.
Non solo, nell’area oggetto della segnalazione è stato realizzato anche un parcheggio privato, sul quale sono state sollevate obiezioni anche da una relazione dei vigili del fuoco che hanno rilevato come gli stalli limitino gli accessi dei mezzi di soccorso nella zona. Tra l’altro l’utilizzo come sosta anche di camion non sarebbe idoneo per i carichi sopportabili dall’area interessata, sotto la quale, appunto, è presente un serbatoio di gasolio non a norma e ritenuto pericoloso.
Per questo è già stato intimata la rimozione della cisterna e la verifica della stabilità strutturale dell’area. Le prescrizioni e la relativa documentazione inviata al privato e all’amministratore condominiale sono state redatte tanto da Comune, Provincia di Savona e Regione Liguria, senza contare che la relazione dei vigili del fuoco ha indicato come l’installazione sia non in regola con la normativa antincendio.
Inoltre era già stata certificata una perdita, non di origine fognaria, ma proveniente dalla cisterna, la quale fortunatamente non è finita nel torrente Teiro.
Ora con le prescrizioni riguardanti la bonifica e la messa in sicurezza, con la rimozione del serbatoio, il Comune di Varazze ha intimato l’esecuzione dei lavori con una apposita ordinanza, altrimenti si procederà con le sanzioni previste e l’esproprio dell’area.
Anche l’Arpal è stata informata del caso e della situazione.
Da parte del condominio è stata inoltrata una lettera all’amministrazione comunale, nella quale si comunica la convocazione di una assemblea dei condomini per stabilire le modalità di azione: intanto si procederà con dei carotaggi e analisi del terreno, in seguito, a secondo dei riscontri peritali si deciderà se rimuovere il serbatoio oppure procedere con un intervento di messa a norma della cisterna, a garanzia di tutta la zona e della stessa comunità varazzina.