Savona. “Ormai sono molti i Comuni che proprio in questi giorni stanno conferendo la cittadinanza onoraria alla Senatrice Liliana Segre, e non è certamente una gara a premi”. Parola di Walter Sparso (Sinistra Italiana), che si è voluto unire all’appello, tra gli altri, del Comitato Antifascista savonese per consegnare la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre.
“L’importanza di coltivare la memoria dell’antifascismo e della lotta contro il totalitarismo, dei crimini compiuti nelle guerre coloniali, delle leggi razziali, della persecuzione degli ebrei e dalla Shoah, collaborando con le associazioni per la tutela e la valorizzazione della memoria della Resistenza come l’ANPI, per lo studio della storia contemporanea e l’educazione alla cittadinanza nelle scuole, dovrebbe essere un impegno della comunità rappresentata nel Comune, cui non si può venire meno, tanto meno per ragioni politiche”, ha proseguito Sparso.
“Così si è passati dalla pessima figura della Giunta di Biella, che nega la cittadinanza alla Senatrice scampata alla Shoah e nel contempo assegna detto riconoscimento a Ezio Greggio, che peraltro, con fermezza e dignità, lo rifiuta proprio per rispetto a Liliana Segre, al Sindaco Bucci che proprio domenica 24 novembre le ha conferito la cittadinanza”.
“A testimonianza ed interpretazione dei sentimenti di un’intera collettività – ha affermato il primo cittadino – siamo onorati di conferire alla senatrice a vita Liliana Segre la cittadinanza onoraria di Genova quale giusto riconoscimento del valore morale ed educativo del ruolo che un autorevole testimone di una pagina oscura della nostra storia sta svolgendo”.
“In verità l’Ordine del Giorno del 14 novembre 2019 con cui, in buona sostanza, il Comune di Savona nega il conferimento della cittadinanza onoraria alla Senatrice Segre, ha lasciato tutti interdetti”.
“Senza dover fare paragoni con Claudio Corradino, il sindaco di Biella, aduso persino ad inginocchiarsi per il baciamano al Segretario della Lega, il gesto della città di Genova e del Sindaco Bucci, dovrebbero (o potrebbero?) far riflettere coloro che rappresentano i cittadini nell’assemblea cittadina ed ancor più l’esecutivo e soprattutto il Sindaco della città di Savona”.
“Non ritenete Voi che proprio in un momento così difficile per la nostra democrazia, sia necessario compiere un atto di grande valore simbolico e di rottura rispetto agli odiatori da tastiera, a quanti si rifugiano nel negazionismo, ai giovani che dimenticando la storia inneggiano a Mussolini?”.
“Non ritenete Voi che sia giusto rispondere ai tanti che, dimenticando quante vite ci è costata la liberazione la nazifascismo, seminano l’odio ed il razzismo sui social, in piazza, negli stadi? Non ritenete Voi, che rappresentate tutta la popolazione di una città Medaglia d’Oro al valor Militare per la lotta di liberazione, di compiere un gesto di rispetto per Liliana Segre e per la città di Savona?”.
“Calamandrei, nel discorso tenuto al Salone degli Affreschi della Società Umanitaria, il 26 gennaio 1955, affermava che ‘la Costituzione è un pezzo di carta: la lascio cadere e non si muove’…. ‘Bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile, bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità. Per questo una delle offese che si fanno alla Costituzione è l’indifferenza alla politica’”.
“Per superare l’indifferenza, ribadiamo con forza la richiesta che la città di Savona conferisca la cittadinanza onoraria alla Senatrice Liliana Segre, vittima del nazifascismo ed allo stesso tempo altissimo testimone della lotta all’odio per una società che sappia ricostituire la dignità della persona umana”, ha concluso l’esponente di Sinistra Italiana.