Savona. “Piena solidarietà alla senatrice Liliana Segre, soggetta a vergognose ed ignobili minacce a tal punto da indurre le autorità di sicurezza a assegnarle una scorta. Noi proponiamo di assegnarle la cittadinanza onoraria di Savona”.
Firmato dal Comitato Antifascista savonese (Acli, Aned, Anpi, Arci, Assopertini, Cgil, Cisl, Uil, Emergency, Fivl, Isrec, Libera e Udi), che hanno già tradotto la proposta in una petizione online su Chang.org, che conta già decine di firme.
“L’ignominia che ha colpito Liliana Segre, – hanno spiegato, – ha una matrice precisa nelle organizzazioni che ispirano palesemente la loro iniziativa politica, spesso violenta, al fascismo e al razzismo: si tratta di coloro che negano la responsabilità totale della barbarie, dalla guerra all’olocausto, di cui fascismo e nazismo si sono macchiati nel secolo scorso; gli stessi che negano anche la rinascita della Patria operata dalla Resistenza e dalla Costituzione Antifascista”.
“Liliana Segre nominata Senatrice a vita della Repubblica dal Capo dello Stato, è testimone diretta dell’orrore dell’olocausto: basti ricordare che a soli 13 anni, venne internata nel campo di concentramento di Auschwitz, dal quale sarà liberata nel 1945. Dei 776 bambini italiani di età inferiore ai 14 anni deportati ad Auschwitz, Liliana è tra i soli 25 sopravvissuti”.
“Era stata imprigionata insieme al padre, che non vide più. Liliana Segre ha un numero tatuato sul braccio (75190) contabilità di morte. Non l’ha mai cancellato , lo porta con orgoglio, perché la vergogna è di chi lo ha fatto. Lei oggi dice che non perdona i carnefici, ma che non odia nessuno. Per questo si è fatta promotrice di una Commissione Parlamentare d’Inchiesta su antisemitismo e odio razziale. Commissione che è stata istituita senza il voto della destra parlamentare (Lega, FI, FdI )”.
“Liliana Segre, nonostante l’età, gira per le scuole d’Italia a portare il racconto della sua vita ed il messaggio che la cultura e la conoscenza devono avere come obiettivo la condivisione dei principi Costituzionali del rispetto e della pari dignità di ogni essere umano”.
“La solidarietà per questa donna, per quello che rappresenta, si è manifestata, in molte realtà locali, attraverso il riconoscimento della cittadinanza onoraria. Noi tutti crediamo che Savona, Città Medaglia d’Oro per la Resistenza, abbia il dovere e debba sentire come un onore l’assegnazione a Liliana Segre della Cittadinanza Onoraria”.
“Nel contempo vogliamo ribadire quanto già in altre occasioni le nostre associazioni/organizzazioni hanno sostenuto, anche mettendo in campo denunce alla Magistratura nei confronti delle organizzazioni neofasciste come CasaPound e Forza Nuova”, hanno concluso.